Toglie ai vecchi per dare ai disabili: Crocetta Hood.
Dopo le proteste il governatore trova i soldi per l’assistenza prelevandoli dal fondo pensioni.
Presidente, tiri fuori le palle, voi i soldi li avete: grattate un po’ qua è un po’ là, gli aveva detto Pif inchiodandolo sul portone di palazzo d’Orléans a nome di decine di disabili, venuti il 12 aprile scorso a protestare in carrozzella nel piazzale davanti il governo regionale contro l’assenza di fondi per l’assistenza.
Crocetta l’ha preso in parola, e “grattando un po’ qua e un po’ là” si è improvvisato Robin Hood alla siciliana: ha tolto ai pensionati per dare agli handicappati in una operazione definita “da saldo di fine legislatura” dal COBAS/CODIR sindacato dei dipendenti regionali.
L’operazione avviene con una partita di giro. Il gioco di prestigio del riacquisto dei 33 immobili, svenduti dieci anni fa dal governo Cuffaro e riaffittati dalla regione.
Il panico dei regionali è tale che la nota di protesta del COBAS/CODIR si conclude con l’appello a tutti i parlamentari regionali a “respingere tale norma illegittima, reperendo le risorse necessario per la disabilità siciliana in modo strutturale e non attraverso “unatantum” e ad approvarne un’altra “che trasferisca tutto il personale regionale alla gestione Inps mettendolo così al riparo dalle scorribande irresponsabili del governo regionale presente e futuro”.
@Paolo 64
Infatti é stato attivato un ricorso pilota.
Egr. Dott. Mineo l’illegittimità della norma dlla legge 12/2015, sebbene discutibile, sta’ nel fatto che la legge è stata pubblicata dopo la scadenza della presentazione delle domande, che per quelli che andavano in pensione dal 2015 a tutto il 2016 erano irrevocabili.
Quindi senza poter beneficiare del ripensamento atteso le nuove disposizioni della legge 12 sulla kliquidazione del T.F.R.
Credo che in questi casi non occorre il ricorso di tutti i dipendenti incappati a detta anomalia , ma basta il ricorso di uno solo per riportare il tutto alla legittimità.
……. i ricorsi sono stati già avviati, per l’ esito passeranno parecchi anni………quindi cosa cambia?…….
Io ho ricevuto il certificato richiesto al fondo pensioni dove la prima rata mi viene pagata 11/2022 e sono del 1954 e sono andato 37 anni abbondanti
Io ha dal 18 Luglio 2015 che scrivo , sia nelle rubriche del Giornale di sicilia ed in questa rubrica, che quello che è stato fatto con la legge 12/2015 è una azione illegittima e vessatoria nei confrionti di chi ha presentato domanda irevocabile di prepensionamento, na sono passati quasi due anni senza avere avuto alcuna risposta.
Cosa si aspetta che passino gli anni voluti dal Governo, Al 2021 come nel mio caso?
@LEONE
I ricorsi sono già stati avviati.
La legge (L.r. 12/15) è stata pubblicata il 17/07/2015 data successiva al 14/07/2015 termine ultimo per potere presentare domanda di pensionamento ai sensi della legge n.9/2015 e non era indicato che il TFR veniva pagato alla maturazione della legge Fornero e l’istanza non si poteva ritirare.
Poi c’è la circolare I.N.P.S di settembre 2015 che precisa che per i pensionati anche pubblici dimissionari viene erogata dopo 24 mesi dal pensionamento, io penso e non sono avvocato che abbiamo due punti a nostro favore e nessun giudice può negare questo diritto
@LEONE
Probabilmente dimentichi che all’ultima manifestazione davanti palazzo d’Orleans eravamo poco più di una trentina e quando un sindacato riesce a portare in piazza solo uno sparuto gruppo, non perde solo il sindacato, la l’intera categoria che mostra tutta la sua debolezza contrattuale. A noi regionali piace fare le barricate con i mobili degli altri.http://benedettomineo.altervista.org/rinnovo-dei-contratti-riclassificazione-no-grazie-stiamo-bene-cosi/
Il sindacato deve stimolare con azioni di protesta forti e sentite per fare svegliare questi politici soldi
@LEONE
Come fai a dire “sindacati tutti che stanno a guardare” quando c’è il comunicato stampa dei Cobas che ha fatto scoppiare il vespaio anche a livello nazionale? Sarebbe stato più corretto e onesto da parte tua citare il Cobas/Codir. http://benedettomineo.altervista.org/la-giunta-crocetta-tenta-larrembaggio-sul-fondo-pensioni-dei-regionali-comunicato-stampa/
Si l’On. Apprendi ha presentato questo emendamento ma i sindacati tutti stanno a guardare come al solito
APPRENDI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
APPRENDI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, assessore, mi pare che dopo la relazione
dell’assessore Baccei potremmo tranquillizzare tutti i sindaci che hanno avuto difficoltà in questi
anni, addirittura 7 comuni non hanno potuto chiudere il bilancio, proprio per i nostri ritardi, per la
mancanza di certezza dell’assegnazione dei fondi.
Penso che adesso potranno garantire servizi ai disabili, penso che potranno pagare gli operatori
delle case famiglia che da 7-8 mesi non prendono soldi, penso che potranno assicurare tutti quei
servizi che, fino ad ora, non sono stati in condizione di assicurare. Quindi avremo certamente da
parte dell’ANCI, ma non solo dell’ANCI ma di tutti i sindaci, un plauso.
Mi pare, però, che alcune cose non siano state toccate e verranno fuori, sicuramente, nel seguito
della discussione ma vorrei parlare di “marchette”, anche se susciterò sicuramente qualche sorriso.
Sto leggendo il termine “marchetta”, Presidente, e lo faccio non a caso perché il termine
“marchetta”, vorrei ricordare all’assessore, è stato messo in questa Aula prima dal Presidente
Crocetta e poi il presidente Ardizzone, per non essere da meno, ha apostrofato con il termine
“marchetta” gli emendamenti dei deputati come se i deputati, nel fare emendamenti, non facessero il
loro lavoro, come in tutti i consessi elettivi.
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XVI LEGISLATURA 420a SEDUTA 20 aprile 2017
Assemblea Regionale Siciliana
Il termine “marchetta” recita così: “Lavoro non impegnativo, fatto per compiacere qualcuno o per
ottenere un minimo guadagno. Fornire prestazioni sessuali dietro pagamento per metonimia.
Prostituta o, anche, omosessuale maschio che si prostituisce.”.
Ora, invito i massimi rappresentanti di questo consesso, della Presidenza della Regione,
dell’Assemblea, a rivedere il loro linguaggio perché credo che non possono giocare su due tavoli: da
un lato fanno finta che si offendono quando la stampa ci insulta, quando i mezzi di comunicazione ci
insultano ma, dall’altra parte, loro prestano il fianco a chi, fuori da quest’Aula, ci insulta.
E’ stato definito, l’altro giorno, “marchetta” da parte di qualcuno, ad esempio, il “Castelbuono
Festival Jazz”, dimostrando una grande ignoranza, perché quello è un festival che va avanti da 25
anni. E’ un festival che ha visto esibire grandi artisti come Lucio Dalla e, qui, è stato definito
“marchetta”. E questo fa abbassare notevolmente il livello di rappresentanza culturale nei confronti
dei siciliani.
Voglio autodenunciarmi, voglio autodenunciarmi precisando quali sono, io li chiamo
emendamenti, sono stati definiti “marchette” e voglio parlare di questi emendamenti, come li chiamo
io, che ho presentato.
Preciso, intanto, che non sono, che non conduco io la Fondazione Orchestra Sinfonica. Da oltre 4
mesi, già, non sono più rappresentante della FOS.
Ho presentato un emendamento, caro Presidente, per il rientro dei cervelli, perché facciamo tanto
parlare di rientro dei cervelli e ho presentato un emendamento per far sì che alcuni di questi
ricercatori potessero rientrare in Sicilia.
Ho presentato un emendamento per i campi magnetici. C’è una legge regionale che stabilisce che
si deve fare il catasto delle antenne ed i comuni, però, non hanno i soldi per potere fare il catasto
delle antenne, con grave inquinamento che c’è nelle nostre città.
Ho presentato un emendamento per fare il comitato per la garanzia dei diritti degli animali. Un
tema molto caro ai nostri concittadini. Se non lo sapete, una persona, una famiglia ogni tre famiglie
in casa ha un animale.
E, a proposito dell’emendamento sull’Orchestra Sinfonica, è collegato all’obbligo ed al
coinvolgimento di giovani di quartieri a rischio, per tutte quelle istituzioni che usufruiscono di
finanziamenti per attività culturali.
Ancora, ho presentato un emendamento per l’osservatorio regionale dei suicidi. In questi giorni, è
venuto fuori un dato allarmante in Sicilia, a partire da Gela. A Gela, nel 2016, ci sono stati ben 40
suicidi e questo fenomeno è presente dentro e fuori le carceri, ed è presente fra i detenuti e la polizia
penitenziaria. E questo emendamento è stato bocciato anche in commissione bilancio.
Ho presentato un emendamento sulla Protezione civile.
Ho presentato due emendamenti per la riduzione della spesa pubblica.
Ho presentato un emendamento per istituire i parcheggi per i disabili in tutte le scuole ed in tutti
gli edifici pubblici.
Ed ancora, un altro emendamento per il TFR dei pensionati della Regione siciliana.
Ora, caro Presidente, sfido il Governo, sfido chi non vuole questi emendamenti, che si discutano,
perché se il nostro compito si deve limitare ad alzare ed abbassare la mano, francamente, hanno
ragione i siciliani quando parlano di questo Parlamento e lo considerano inutile.
PRESIDENTE. Mi corre l’obbligo sottolineare che il Presidente Ardizzone non ha mai usato
espressioni dispregiative nei confronti dei colleghi, anzi, più volte, è intervenuto per tutelare
l’immagine del Parlamento, dell’Assemblea regionale siciliana e dell’operato dei colleghi deputati
regionali.
@Micro
La legge è del 2015 (L.r. 12/15) e prevede il pagamento della buonuscita, per coloro che hanno presentato istanza di prepensionamento ai sensi della l.r. 9/15, entro 24 non dal collocamento in quiescenza ma dal raggiungimento del requisito fornero
Ma, scusate, il pagamento del TFR, pagabile dopo 24 mesi, non era stato già previsto nella finanziaria del 2014 che ha ratificato la (famosa…) circolare INPS?
A me la F.P., infatti, mi ha inviato una nota con la quale mi comunica che la 1^ rata del TFR (!!!) lo percepirò a gennaio 2020, vale a dire dopo 24 mesi dal raggiungimento dei 66 anni e 3 mesi! E le restanti dopo 12 mesi successivi. E io, sono andato in pensione il 1/12/2015!!!
Se volessi chiedere l’anticipazione del 90% (la F.P. lo concede) dovrei stipulare un contratto con un Istituto Finanziario e pagare non meno di 14/16.000 euro di interessi? Ma non è pazzesco?
Dott. Mineo, in merito a ciò, si può fare ricorso? Grazie.
@Salvatore Bono
A me non risulta.
Siete a conoscenza se nella finanziaria che stanno approvando sia stato inserito un articolo che prevede il pagamento del TFS a distanza di due anni dalla data del prepensionamento? ciò per evitare ricorsi, che vedrebbero sicuramente soccombere la Regione con ulteriore aggravio di spese.
Io non sono è non saro’ un sostenitore di Crocetta, ma la colpa di tali comportamenti non sono solo farina del suo sacco, ma anche dei componenti del governo reginale ed all’assemblea che vota tali provvedimenti vessatori.
Questo è semplicemente abuso di potere del sig……….crocetta!!!! E noi stiamo sempre a leggere o a scrivere.
Io Mi sarei aspettato dai sindacati una lotta per fare avere ai dipendenti la legittima liquidazione del T.F.R..
Invece non solo non vedo alcun passo in tal senso, anzi vedo che si promuove l’accordo con le banche per portare il dipendente con l’acqua alla gola a chiederne l’erogazione anticipata , pagando ,” per riavere i suoi soldi,” interessi che si aggirano al 17/18 %
Documentati.
Ma è possibile che qualsiasi problema economico della regione siciliana si debba risolvere con i fondi destinati alle pensioni.
Voglio ricordare ai Cobas/codir che il trasferimento all’INPS è già stato tentato con un flop totale, nella cosiderazione che la regione non ha potuto trasferire di fatto le somme necessarie, poichè esistenti solo sulla carta.
Ricordo pure che non piu’ di tre anni fa il fondo pensione ha pubblicato un bando per un prestito ai dipendenti, a tasso chiaramente conveniete, sempre con questo famoso tesoretto, di cui è indiscussa la titolarità ed appartenenza, sempre dei dipendenti regionali.
L’unica cosa legittima prioritaria è quella di liquidare il T.F.R. congelato da sei da 4 a 6 anni, ai prepensionati ai sensi della legge 9/2015.
Ricordo che il T.F.R. non è un regalo ma un accantonamento mensile dopo 35/40 anni di servizio.
nel duemila 21 i nodi verranno al pettine, l’Amministrazione regionale dovrà rivendere a sua volta gli edifici ricomprati, per pagare le liquidazioni tutti in una volta.