D’Alia Udc. “Regionali, pari lavoro pari stipendio degli statali”

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Non si sta preparando una buona settimana per il Governo dopo le polemiche relative alla rottura del tavolo sulle norme pensionistiche e contrattuali dei dipendenti della Regione siciliana. I sindacati sono pronti per uno sciopero generale per il 29 aprile, non solo, ma all’interno del Governo regionale la rottura sembra sancita. L’assessore all’Economia Alessandro Baccei, il supertecnico inviato da Roma dal Ministro Delrio, infatti, ha subito abbandonato l’incontro della scorsa settimana non condividendo le linee guida precedentemente concordate dall’Aran su indicazione del governatore Rosario Crocetta.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

5 Risposte a “D’Alia Udc. “Regionali, pari lavoro pari stipendio degli statali””

  1. Chiaro,ma, ti risulta che crocetta e faraone dicano cose diverse da d’alia? ( il minuscolo nei cognomi è obbligato dalla mediocrità dei nominati). Aggiornami!

  2. Aros perdonami se ti faccio notare una cosa….
    D’Alia Udc. “Regionali, pari lavoro pari stipendio degli statali”

    quindi Crocetta e Faraone pur non essendo delle aquile…che ci azzeccano??
    UDC…e’ quella che era con Cuffaro, con Lombardo, assieme al Berlusca, con MSI etc etc
    E’ quello che resta del partito con le maggiori responsabilità dell’attuale stato socio-politico-economico di mezza italia!! LEGGASI DC

  3. Questi ci voglio affamare! I politici di 30/40 anni or sono in tempi odierni avrebbero detto “stiamo lavorando per adeguare i salari dei dipendenti Italiani a quelli della comunità Europea” che sono notevolmente più alti di quelli Italiani. Questi, invece di sollevare chi sta peggio, lo affossano.Speriamo in elezioni anticipate, dopo, faremo la conta con i sign.ri crocetta e faraone, è penso proprio che gli passera la voglia di sparare sciocchezze.

  4. i politici sanno sparare a zero su argomenti che conoscono poco e male….. chissà quando avremo un politico che conosce la materia e …… sogni!! per intanto a pagare saremo i soliti e loro scialacquano.

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