Disdetta dell’accordo Aran sul trattamento accessorio degli Uffici di Gabinetto

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Accordo 88 comma 6, contratto collettivo di lavoro del comparto non dirigenziale della Regione Siciliana – trattamento accessorio degli addetti agli uffici di diretta collaborazione del presidente e degli assessori regionali.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

7 Risposte a “Disdetta dell’accordo Aran sul trattamento accessorio degli Uffici di Gabinetto”

  1. Romeo dovrebbe avere l’effetto di non far percepire loro l’indennita’, ti pare niente?
    E comunque ben venga questa guerra anzi ben venga una carneficina per come ci stanno trattando.

  2. E, comunque, mi sembra che decidere di adottare, ora per allora, una “tattica” sindacale assolutamente intransigente e volta a mettere in luce le tante, tantissime “incongruenze” (per usare un eufemismo) della spesa per il personale regionale sia una strada estremamente pericolosa e che può ritorcersi, come un boomerang, contro gli stessi dipendenti regionali, magari non tutti, ma senz’altro una parte di quelli che, nel bene e nel male, portano avanti l’attività negli uffici.
    Per quanto mi riguarda, nel mio piccolo, ho sempre cercato di proporre (e opporre….) pratiche di buon senso, ancorché ispirate ai principi di legalità e correttezza, nell’attività lavorativa quotidiana. Quando si decide di “fare la guerra” contro qualcuno (magari qualche D.G. in particolare….) bisogna calcolare razionalmente PRIMA cosa può comportare questa decisione: perché, se poi si perde, a perdere sono innanzi tutto i dipendenti, soprattutto quelli che lavorano e hanno sempre lavorato con impegno e spirito di sacrificio. A buon intenditor……

  3. @romeo
    la contrattazione di cui all’art. 88 comma 6 segue le stesse indicazioni della contrattazione regionale e dei contratti decentrati. In particolare il ccrl 2002-2005 stabilisce che. “Il presente contratto, alla scadenza, si rinnova tacitamente di anno in anno qualora non ne sia data disdetta da una delle parti con lettera raccomandata, almeno tre mesi prima di ogni singola scadenza. In caso di disdetta, le disposizioni contrattuali rimangono integralmente in vigore fino a quando non siano sostituite dal successivo contratto collettivo”.
    In sostanza, non si può chiedere di ridiscutere le indennità dei gabinettisti, se non viene disdettato il contratto che, altrimenti, viene rinnovato tacitamente.

  4. Ma quali effetti concreti potrà mai avere un’iniziativa del genere?

  5. I gabinettisti godono di una indennità omnicomprensiva. Non si comprende allora perché godano anche dei buoni pasto. Saranno anche poca cosa rispetto al bilancio regionale, ma sono soldi che vengono rubati al piano di lavoro del comparto.
    Ritengo che anche questo sia danno erariale da un lato e illecito arricchimento dall’altro. Credo si possa richiedere la restituzione di quanto percepito illegittimamente da questi signori nell’ultimo anno.

  6. che fossero questi i veri delatori dal dente avvelenato che tramano contro il comparto, verifichiamo subito la loro posizione su pensione e prepensionamenti sarà molto indicativo per i loro comportamenti.

  7. Dovrebbero togliere questa indennità agli accoliti degli assessori che non svolgono nessun ruolo utile all’amministrazione ma sono solo dei procacciatori di voti e infornazioni politiche elettorali per gli assessori. Questi sono privilegi da eliminare!

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