Dopo l’incontro Monti-Lombardo la Regione prepara i tagli

È già stato trasmesso in commissione  Bilancio il testo del DDL che contiene 62 norme.

Il provvedimento, firmato (SOLO) dall’assessore all’Economia Gaetano Armao (evidentemente Lombardo non si voluto sporcare le mani), è stato presentato in commissione come emendamento alla manovra di assestamento al bilancio.

Per quanto riguarda i dipendenti regionali è previsto un taglio di oltre 2000 unità,   circa 450 dirigenti e 1600 dipendenti anche attraverso il ricorso alla mobilità lunga (da 24 a 60 mesi) con accompagnamento alla pensione, oltre alla contestuale riorganizzazione degli uffici.

Prevista la riduzione dell’indennità di mensa da € 10,33 a 7 €.

È previsto un taglio del 15% delle spese per l’affitto dei palazzi istituzionali, del 50% delle spese per le auto blu e per i mezzi di servizio (il personale con mansione di autista verrà assegnato ad altro incarico).

Sforbiciata pure su consulenze,  sulle spese di noleggio e manutenzione del parco auto che sarà  ridotto, sulla telefonia mobile e sul numero degli apparati  telefonici.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “Dopo l’incontro Monti-Lombardo la Regione prepara i tagli”

  1. Nella situazione in cui versa l’amministrazione, non c’è dubbio che bisogna intervenire, anche con tagli severi. Il problema è che non bisognerebbe guardare in faccia nessuno, e cominciare a tagliare proprio dove più si insidia la clientela politica. Allora , bene, discutiamo di tagli e mobilità, ma iniziamo a togliere tutti gli esterni dagli uffici di gabinetto, cominciamo con non rinnovare tutti i “comamndati” presso i dipartimento del bilancio, della sanità ecc…Cominciamo con il chiedere vere riforme strutturali, come l’inserimento della vera figura di dirigente, quella di seconda fascia, stabilendo non più di 300/400 postazioni, mettendo a concorso pubblico l’attribuzione con una riserva del 50 per i funzionari e i “dirigenti di 3^”, il resto della terza fascia che venga lasciato a ruolo ad esaurimento, senza alcun indennità ulteriore. Forse mi scopro più rigorista di “rigor” Monti.

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