Giornalismo, Stefano Rodotà: “La nuova legge sulla diffamazione è un pericolo per la democrazia”

Legge bavaglio
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Attualmente il disegno di legge di riforma delle norme relative alla diffamazione a mezzo stampa è all’esame della II Commissione Giustizia della Camera dei Deputatiche si pronuncerà in “sede referente”.

Se il ddl sarà approvato dalla Camera senza emendamenti, rispetto al testo pervenuto dal Senato, diventerà legge. Fra i punti cardine del disegno di legge ci sono le norme che riguardano l’eliminazione del carcere per il giornalista autore della diffamazione, e la sua sostituzione con una pena pecuniaria fino a 50 mila euro, come pure l’obbligo di rettifica in 48 ore per le testate online e la possibilità di chiedere la cancellazione dell’articolo considerato diffamatorio.

È incredibile come quasi tutti i senatori si siano trovati d’accordo e ancora più incredibile è che tutto ciò avvenga proprio mentre in Francia si manifesta per la libertà di stampa e il diritto di espressione con la partecipazione di esponenti politici italiani, compreso il premier Renzi.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir