I giapponesi lavorano troppo. Allo studio un tetto agli straordinari

Corriere della Sera del 1 febbraio 2017. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

In Giappone il tasso di disoccupazione è al punto più basso da 22 anni: 3,1% nel 2016, una quota giudicata fisiologica dagli economisti. Ci sono 143 posti di lavoro per 100 giapponesi disponibili, dicono le statistiche. Ma questi numeri, uniti all’etica del lavoro e alla montagna di ore straordinarie richieste dalle imprese, hanno creato il fenomeno tutto giapponese del «karoshi»: la morte per sfinimento. Dopo l’ennesimo caso il governo ha messo mano a una riforma che prevede un tetto mensile medio di straordinari a 60 ore, con eccezioni di 100 ore per i mesi di grande domanda della produzione. Nel piano anche l’imposizione di 11 ore di riposo tra la fine di un turno e l’inizio del seguente. Attualmente, un impiegato che resta alla scrivania fino alle 11 di notte si ripresenta in ufficio alle 8 del mattino e può andare avanti così per settimane.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir