i Giudici Amministrativi si schierano contro la stabilizzazione dei precari senza prove selettive

Quando la sezione controllo della Corte dei Conti della Sicilia (pareri 27 e 28 del 2019) bocciò l’interpretazione regionale dei concorsi riservati ai precari, sancendo l’obbligo dell’apertura all’esterno, fu il Tar di Palermo (sentenza n. 234/2019) ad affermare la legittimità di procedure selettive interamente destinate al personale “contrattista”.

Adesso che i commi 2 e 3 dell’articolo 32 della legge regionale 22 febbraio 2019 n. 1 (pubblicata sulla G.U.R.S. n. 9 del 26 febbraio 2019), affermano la legittimità del ricorso al comma 1 dell’art. 20 del D.L. n. 75/2016, è lo stesso Tar di Palermo (ordinanza 278/2019) ad asserire che i precari degli enti locali non hanno mai espletato procedure concorsuali e, quindi, possono essere “stabilizzati” solo in seguito al superamento di prove selettive.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “i Giudici Amministrativi si schierano contro la stabilizzazione dei precari senza prove selettive”

  1. Ma è giusto così, ossia, i precari devono fare il concorso regolare, in cui via sia la riserva del 50% dei posti all’esterno!
    Il concetto di “concorso riservato”, infatti, non ha ragion d’essere, perché, se in virtù della riserva si esclude la partecipazione dei concorrenti esterni, viene a decadere L’ESSENZA della parola concorso. Il termine concorso infatti, è sinonimo di competizione/concorrenza e si esplica proprio per ricercare in una platea di candidati concorrenti, il migliore o i migliori da collocare in un posto pubblico. Ecco perché la pubblica amministrazione fa uso di questo strumento selettivo e democratico. Grazie alla evidenza pubblica, infatti, si può dare a tutti la possibilità di partecipare, ma nello stesso tempo di selezionare le risorse umane migliori da collocare in un pubblico servizio.
    Pertanto, il CONORSO o si fa bene, oppure è una presa in giro per tutti gli Italiani che possiedono ancora una dignità o una onestà intellettuale!!!
    La sentenza politicizzata del TAR in merito, è pura spazzatura.

I commenti sono chiusi.