I portaborse all’Ars sono trecento. Uno ha pure il contratto da colf

Il Fatto Quotidiano dell’8 aprile 2018

Dovevano reclutare “figure altamente qualificate”, i cosiddetti D6, come prevedeva espressamente il decreto Monti recepito in Sicilia da una legge di quattro anni fa, hanno preso deputati trombati, autisti, fattorini, familiari, amici, parenti, e portaborse, tutti impiegati a tempo indeterminato del sottobosco politico siciliano che scavalca partiti e appartenenze perpetuando se stesso tra gli arazzi di palazzo dei Normanni.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “I portaborse all’Ars sono trecento. Uno ha pure il contratto da colf”

  1. Fortunato chi ha venduto tutte queste Borse sicuramente ” the Bridge”, di piu’ si meno no.
    A proposito, le borse sono anche tra i privilegi dei deputati regionali?

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