Il Ciapi, il Cerisdi, la formazione e “la formazione ibriba” delle “assistenze tecniche” (fonte SiciliaInformazioni)

CiapiInteressante articolo pubblicato su SiciliaInformazioni che mette in stretta correlazione alcune vicende che riguardano il Ciapi e il Cerisdi.

Secondo quanto contenuto nell’articolo, ci sarebbero forti interessi a che il Cerisdi cessi di esistere. Il Cerisdi è della regione e l’affidamento in house della formazione toglierebbe robuste commesse agli enti di formazione.

C’è anche una formazione ibrida, le “assistenze tecniche”, richieste dalla necessità di gestire i progetti comunitari. A giudicare dai risultati – l’alta percentuale di risorse europee inutilizzate – alcune di queste assistenze avrebbero dovuto essere cacciate via a pedate nel sedere, e invece accade il contrario, le assistenze sono radicate. Costano circa dieci milioni di euro l’anno e “affiancano” i dipendenti regionali. Dovrebbero gestire i programmi e trasmettere il know how, ma questo non succede: piuttosto che affiancare sostituiscono il personale regionale, che così non acquisisce alcuna competenza.

Non c’è Regione italiana che non abbia un’assistenza tecnica – è diventata una lobby europea – ma la Sicilia ne annovera più delle altre, sicché spende molto di più, nonostante usi meno delle altre le risorse Ue.

E non è tutto: le assistenze tecniche hanno creato un canale clientelare attraverso il quale si è assunto, di fatto, personale per chiamata diretta. Grazie all’assenza di concorsi. E in futuro gli affiancamenti potrebbero aumentare perché da qui a poco il 65 per cento dei quadri intermedi andrà in pensione.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir