Il fannullone in ufficio guadagna di più

Vi consiglio la lettura integrale dell’articolo di cui pubblico uno stralcio. Il link è in fondo alla pagina.


Con lo smart working si è lavorato e si continua a lavorare tutti i Santi giorni della settimana, sabati e domeniche inclusi senza soluzione di continuità, pronti a rispondere e soddisfare istanze dei cittadini e richieste di assistenza dei colleghi pervenute con ogni mezzo via “wahtapp”; posta elettronica; linee telefoniche tradizionali; bacheche LAN; moduli “on line”; SMS; messaggi di “alert”, ecc. ecc. Dunque, a conti fatti e dati alla mano, quanto credito possiamo concedere a questi ideologi del lavoro ed espertoni di organizzazioni e comunità che issano il vessillo della politica nella direzione del vento che spira dissimulando competenze improbabili, senza rischiare di incorrere nella rovina che pur abbiamo già sperimentato seguendo le loro determinazioni? Hanno trascorso anni impegnati a mortificare i lavoratori del pubblico impiego; a mettere alla berlina spesso non senza ragioni ad onor del vero, una Pubblica Amministrazione autoreferenziale, presa da mille scartoffie e propriamente oggi che scossa da un attacco virale ha saputo innovare e compiere quel salto di qualità che l’ha portata repentinamente vicina ai bisogni reali dei cittadini, si vorrebbe costringere i lavoratori nuovamente nel ciclo infernale del traffico cittadino e dei trasporti affollati per raggiungere le polverose scrivanie al sol fine pratico di apporre inutili timbri ed inumidire d’inchiostro anacronistici cuscinetti? Un triplo salto all’indietro per salvare l’economia? Quale economia? Quella che un tempo trasformava le materie prime ed oggi serve ai tavoli e s’industria in cucina? Una economia fragile, insufficiente, suscettibile ad ogni piccolo refolo di mercato che il coronavirus ha letteralmente spazzata via risolvendo un problema grave dove ci avevano cacciati questi soloni di ventura; ambasciatori della finanza apolide che ha trasformato un popolo di magnifici artigiani; fantastici operai; operosi contadini in cuochi e camerieri. Questi che vogliono trascinarci a forza negli angusti e sudici uffici pubblici sono gli stessi che hanno pianificato la fine delle manifatture italiane e tessuto la tela delle relazioni con l’Asia che al momento buono hanno fatto morire i nostri vecchi perché le ideologie profittevoli che ci hanno propugnato negli ultimi decenni, hanno di fatto impedita ogni inziativa produttiva mandandoci ramenghi pel mondo intero a cercare ventilatori polmonari e semplici pezzi di stoffa a cucire bocche e nasi. I fannulloni, signori cari, quelli stessi di cui vi attorniate negli uffici di “staff”, a casa non avrebbero dove nascondersi. I rapporti delle piattaforme ICT sono incontrovertibili e non c’è stipendio di risultati che possa essere motivato da pure invezioni di fantasia, i CSM parlano coi numeri!

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir