In Germania, dopo una settimana di scioperi e manifestazioni in tutto il Paese, per i dipendenti pubblici aumenti di almeno 240 euro al mese

Il Sole 24 Ore del 5 marzo 2019

Circa 1 milione di lavoratori dei servizi pubblici di 15 Länder tedeschi ha spuntato un aumento delle retribuzioni dell’8% in 33 mesi. A prevederlo è l’intesa raggiunta tra governo e sindacati durante il fine settimana, dopo una settimana di scioperi e manifestazioni in tutto il Paese. Gli aumenti scattano con effetto retroattivo dal primo gennaio. Quest’anno verrà garantito un +3,2%, nel 2020 si aggiungerà un ulteriore +3,2% e nel 2021 è previsto un nuovo incremento dell’1,4%. Nel complesso l’aumento minimo sarà di 240 euro di cui 100 quest’anno.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

6 Risposte a “In Germania, dopo una settimana di scioperi e manifestazioni in tutto il Paese, per i dipendenti pubblici aumenti di almeno 240 euro al mese”

  1. egr. dott. Mineo spero abbia colto il sottile filo di ironia, nel mio commento, comunque lei ha ragione quando dice che i regionali, vogliono tutto a costo zero, e che la mancata partecipazione, alle proteste e il sintomo di totale indifferenza, alla lotta, però io le chiedo, forse non è che i regionali sono talmente scoglionati che non credono più ai sindacati? Se negli anni trascorsi quando si sono prese legnate dai governanti di turno, i sindacati TUTTI dico tutti avessero organizzato un’azione di forza( per esempio sciopero a tempo indeterminato) spiegando a tutti i regionali, che bisognava farlo per non perdere la faccia, stia sicuro che molti avrebbero partecipato pur sapendo di perdere parte del proprio misero stipendio.
    Oggi purtroppo è tardi, la credibilità è compromessa, si naviga a vista, e anche i miseri 80 euro che anche ritiene come me essere miseri, diventano meglio questi che niente.
    Forse bisognerebbe studiare le tattiche che altri sindacati fanno per raggiungere i propri obiettivi, prendere esempio da loro, solo chi sbaglia nella vita impara!

  2. Nessuno può controbattere questi ultimi commenti perché è la pura verità. In Italia si lotta poco per i propri diritti, ma in Sicilia battiamo tutti i record…..

  3. Ha ragione il Dott. Mineo noi regionali sappiamo solo sbraitare dalla poltrona il momento in che cui c e da andare in strada anche al fianco dei nostri sindacati anche per giorni (e quindi di conseguenza con una perdita di danaro) allora facciamo marcia indietro di conseguenza prendiamoci questo contratto che anche se e una miseria ma e quello che ci meritiamo il nostro motto e meglio l uovo oggi che la gallina domani ma per avere la gallina ci vogliono sacrifici anche per le nostre tasche quindi stiamo tutti zitti e lasciamo mangiare la gallina ai tedeschi che almeno hanno un poco di palle in piu

  4. @indiscreto …..per nulla speranzoso
    A me verrebbe voglia di risponderti che vorrei in Italia i dipendenti tedeschi.
    Come risposta ti allego anche un commento, proprio su questo articolo, di un collega. Il commento lo trovi su Facebook in un gruppo (colleghi regionali) di cui faccio parte.

    “Una settimana di scioperi e manifestazioni………….
    Leggendo queste notizie non dovremmo avere neppure il coraggio di guardarci allo specchio.
    E invece, come si suol dire, “pigghiamu cuoippu avanti”, e, seduti comodamente dietro la scrivania, cominciamo a ruggire contro i sindacati.
    Qui scendiamo in piazza un po’ più numerosi solo in assemblea RETRIBUITA e solo se c’è la bella giornata, e dopo mezz’ora di assemblea cominciamo a reclamare il giustificativo per tornare alle nostre faccende personali.
    Per nascondere la nostra inettitudine attacchiamo i sindacati che possono avere tutte le colpe di questo mondo, ma non possono scendere in piazza da soli. Per noi ogni scusa per non protestare e scioperare è buona: 1 giorno è poco, 2 sono troppi, etc.
    La nostra cultura, forse retaggio delle numerose dominazioni straniere, non è quella di sbracciarci e insorgere dando il nostro personale apporto, ma di attendere che altri combattano per liberarci (chi conosce un po’ di storia, capisce).
    Noi, prendendo la tessera sindacale, riteniamo esaurita la nostra partecipazione, poi è il sindacalista che deve protestare, batteri i pugni o addirittura farsi arrestare per la causa.
    Come funziona realmente ce lo dimostrano, invece, altri popoli che. lottando in prima persona (a fianco dei sindacati organizzatori).
    Nel 2002 (aprile 2002 se non ricordo male) quando sono scesi in piazza quasi 6000 regionali (dati della questura) per reclamare contratto e riclassificazione, dopo la raccolta dei dati di adesione inviati dagli uffici del personale si è scoperto che oltre la metà dei dipendenti era in ferie o in malattia (i controlli non erano come quelli attuali) e gli scioperanti effettivi meno di 3000.
    Dovremmo tacere e invece gridiamo a gran voce che l’ultimo contratto “fa schifo” e che gli aumenti sono mortificanti (e in effetti è così) ma sono certo che se i sindacati non avessero firmato, non avremmo neppure questo schifo di contratto. Ve li immaginate i regionali che scioperano per 10 giorni?”

  5. Quando usciamo dall’europa? Solo la germania ha avuto vantaggi dall’euro, si dice che e’in recesdione tecnica ma aumenta gli stipendi di 240 euro. Noi regionali dopo 10 anni 80 euro se va bene.

  6. vedi la differenza. da noi un misero aumento di 80 euro lordi dopo 12 anni viene spacciato come una vittoria dai sindacati nostrani, in Germania gli aumenti sono stati più consoni, vogliamo i sindacati tedeschi, in italia!!!!!!

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