Ecco cosa dice il Servizio Statistica della Regione Siciliana: “il clima economico nazionale ed internazionale con l’auspicabile esito di fuoriuscita dalla recessione che in esso si delinea”, è “meno applicabile alla Sicilia, in considerazione del “deciso cedimento della domanda interna che la regione ha subito”.
In altre parole fine della recessione (forse) per tutti tranne che per la Sicilia.
Ma sì, continuiamo a tagliare stipendi e pensioni; aumentiamo la precarietà con il regalo del jobs act (leggasi licenziamenti facili) che il governo ha voluto fare agli imprenditori (confindustria) e che ora vorrebbe applicare pure ai dipendenti pubblici.
Alla fine questi scienziati economisti dovrebbero spiegare alla gente chi dovrebbe alimentare la domanda interna, ossia chi dovrebbe spendere (visto che si continua a togliere) per far girare l’economia.
Spenderanno i parlamentari, gli assessori, gli incarricati esterni, i collaboratori esterni e i dipendenti dell’ARS.