Incontro Aran-sindacati su revocabilità istanza pensione. Stanno facendo i conti senza l’oste (Baccei)?

Seduta del 24 aprile
Guarda il video. Il minuto che ci interessa è il 1:59:00

Ho letto, in qualche raro comunicato sindacale, che nell’incontro di lunedì 16 giugno all’Aran Sicilia, cui il Cobas/Codir ha deciso di non partecipare per i motivi illustrati nei comunicati dei giorni scorsi, sarebbe stato raggiunto un pre accordo tra Aran e sindacati che consentirebbe al dipendente la revoca dell’istanza di pensionamento.

Non vorrei che anche in questo caso si stiano facendo i conti senza “l’oste”.

La notte del 24 aprile scorso, infatti, durante l’approvazione della finanziaria in commissione bilancio, relativamente al termine di 60 giorni per la presentazione della domanda di pensione, l’on. Ciaccio del M5S ha chiesto all’assessore Baccei il motivo di questo termine e se fosse stato fatto un apposito studio.

Baccei ha risposto che con la manovra era previsto uscissero qualche migliaio di persone con una riduzione della pianta organica. L’amministrazione aveva, pertanto, la necessità di sapere chi usciva nei prossimi anni per ridisegnare l’organizzazione della macchina regionale e avere da subito la visione completa (clicca sopra l’immagine in alto per guardare il video. Vai al minuto 1:59:00).

Sono venute meno quelle esigenze?

Sembrerebbe, inoltre, che I’Amministrazione dovrà confermare al dipendente, la data di riconoscimento della maturazione dei requisiti:

  • 30 giorni dopo la data di scadenza della presentazione dell’istanza di pensionamento anticipato, per coloro che hanno già maturato i requisiti alla pubblicazione della Legge;
  • 60 gg dopo la suddetta data di scadenza, per chi matura i requisiti negli anni 2015 e 2016;
  • 90 gg dopo, per coloro che maturano i requisiti nell’anno 2017;
  • 120 gg dopo, per coloro che maturano i requisiti nell’anno 2018;
  • 150 gg dopo, per coloro che maturano i requisiti nell’anno 2019;
  • 180 gg dopo, per coloro che maturano i requisiti nell’anno 2020.

Primo dubbio: questa conferma, potrebbe essere intesa come un’accettazione delle dimissioni (ammesso e non concesso che ci voglia l’accettazione delle dimissioni) da parte dell’amministrazione?

Secondo dubbio. Sembrerebbe che l’amministrazione abbia la possibilità di posticipare il pensionamento previa comunicazione al dipendente. Il differimento della data di pensionamento suddetto, non inciderebbe sui criteri di calcolo della pensione in relazione alle decurtazioni previste. In questo caso non aumenterebbero le decurtazioni ma chi va a sbattere contro lo sbarramento del 90% o dell’85%, non avrebbe alcun beneficio contributivo derivante dall’ulteriore anno in più. Sarebbe un anno regalato.

Terzo e ultimo dubbio. Sembrerebbe si sia convenuto che nel caso in cui la Corte Costituzionale dovesse dichiarare I’illegittimità della norma e la conseguente nullità degli atti prodotti nel frattempo dall’Amministrazione (cancellazione dai ruoli e collocamento in pensione), i dipendenti avranno diritto al reintegro e alla ricostituzione del rapporto di lavoro ed evitare di diventare “esodati”. È possibile fare questo con accordo sindacale e successiva delibera di giunta? O sarebbe necessaria una legge?

Chiederemo lumi ai nostri legali.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

5 Risposte a “Incontro Aran-sindacati su revocabilità istanza pensione. Stanno facendo i conti senza l’oste (Baccei)?”

  1. @giuseppe
    Il giudice chiamato “tempo” deciderà senza ombra di dubbio chi avrà ragione.
    Noi siamo convinti che questa controparte è inaffidabile e lo ha dimostrato nei giorni precedenti l’approvazione della finanziaria quando l’accordo raggiunto all’Aran è diventato carta straccia.
    Di certo, al momento, i fatti ci stanno dando ragione. Noi andremo avanti con i ricorsi. Abbiamo già avuto alcuni incontri con l’avvocato che a breve ci indicherà il percorso migliore.
    http://palermo.blogsicilia.it/dipendenti…/300334/

  2. Dott.mineo io nutro profonda stima nel vostro operato MA NON SONO D’ACCORDO CHE NON SI PARTECIPI AGLI INCONTRI perche il vuoto che si lascia offre lopportunita ad altri di decidere per tutti anche x gli assenti , se si vuole contestare si potrebbe fare pervenire le proprie rjchieste per iscritto a chi presiede la riunione senza partecipare, come si fa nelle riunioni di condomjnio in questo caso le proposte vengono quanto meno discusse, e forse anche approvate., che ne pensa.?

  3. I giorni passano e non si chiarisce nulla! Roma dice Ni. A Palermo regna il silenzio.Cav Ing Gaspare Barraco.Marsala.

  4. Dobbiamo chiedere a “gran voce” la richiesta di una revoca degli articoli di legge che interessano le modifiche alla pensione ed istituire un nuovo confronto.

  5. Se un accordo decente e veloce sul famp nn sono riusciti a fare
    Cosa ci si può aspettare su un tema delicatissimo come questo ? U sceccu vola !!!!!

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