Jobs Act. La propaganda si scontra con la realtà dei numeri. Finito l’effetto degli sgravi crollano le assunzioni

Jobs Act. Crollano le assunzioniCome era prevedibile, dimezzati gli sgravi contributivi, il numero dei nuovi assunti è crollato. A gennaio il flusso delle assunzioni ha conosciuto una brusca frenata. Secondo i dati dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps, i nuovi contratti a tempo indeterminato sono stati nel primo mese dell’anno il 39,5% in meno rispetto allo stesso mese del 2015, cioè quando le aziende potevano usufruire di generosi sconti contributivi. Da gennaio di quest’anno invece la decontribuzione non è più totale ma limitata al 40% e questo ha determinato il calo non solo delle nuove assunzione ma anche della trasformazione dei contratti a termine in tempo indeterminato, scesi da 43.445 a 41.221. Il che dimostra, a differenza di quanto finora hanno detto il premier Matteo Renzi e il ministro del Lavoro Poletti, che a spingere il mercato del lavoro non è stato il Jobs Act ma proprio gli sgravi contributivi.

Crescono solo i contratti precari ed esplodono i voucher, i buoni lavoro diventati una nuova forma di sfruttamento selvaggio.

Gli effetti saranno ancora più evidenti nel momento in cui la decontribuzione verrà definitivamente eliminata.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir