La cattiva politica delega la valutazione della Pa

Il Sole 24 Ore del 24 dicembre 2018

di Francesco Verbaro

La legge delega di riforma della Pubblica amministrazione esaminata venerdì scorso dal consiglio dei ministri torna ancora una volta sui temi della valutazione e della “meritocrazia” dei dipendenti pubblici. Tra le ricette individuate per superare lo stallo in cui si sono arenati i precedenti tentativi di intervento c’è l’idea di affidare a organismi estranei alla Pubblica amministrazione funzioni crescenti anche nella definizione degli obiettivi da valutare. Ma programmare, fissare gli obiettivi e valutare sono azioni che non appartengono al comportamento naturale dell’organo politico e del datore di lavoro pubblico.


Commento

Senza nulla togliere alle considerazioni di Francesco Verbaro che, in parte, condivido, c’è da aggiungere il fatto che per attuare tutti gli adempimenti richiesti dal (a mio avviso inutile) ciclo della performance (La pubblica amministrazione non produce bulloni), è necessario uno spiegamento di risorse umane non indifferente che potrebbero essere impegnate in altre attività invece di ripetere la solita tiritera della necessità di spostare continuamente personale da un dipartimento all’altro per esigenze straordinarie.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “La cattiva politica delega la valutazione della Pa”

  1. dott.Mineo sbaglio o ieri l Aran doveva incontrarsi con i Sindacati per la trattativa del contratto come mai non ci sono notizie sara saltato l’incontro?

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