La finalità della riforma del Senato? Tenere lontani i cittadini dalle scelte politiche e sopprimere il principio di rappresentanza perché le persone non possano opporsi al loro stesso massacro

L’idea di manomettere il Senato al fine di risparmiare è solo propagandistica e che lo scopo vero è quello di sostituire un’assemblea elettiva con una di fatto sottratta al giudizio degli elettori e praticamente priva di qualsiasi autonomia rispetto ai partiti.

Un effetto che per la Camera viene ottenuto grazie alla nuova legge elettorale e ai suoi listini bloccati. Anche per quei 40, sindaci di città capoluogo o presidenti di regione, che andranno a Palazzo Madama, non si può parlare di scelta vera e propria, perché queste persone vengono elette per altri scopi e in altri contesti. Anzi è evidente che la direzione è quella di immettere una bella dose di ambiguità e confusione nel giudizio delle urne visto che i cittadini si troveranno di fronte al dilemma di eleggere la stessa persona per due compiti completamente diversi.

Non ci vuole molto per capire il grado di approssimazione e dilettantismo da cui nasce questo pasticcio, ma anche la chiarezza adamantina del disegno finale che consiste nel tenere lontani i cittadini dalle scelte politiche e sopprimere il principio di rappresentanza perché le persone non possano opporsi al loro stesso massacro.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir