L’atto di interpello per Bruxelles esiste ma è stato diramato in modo “non convenzionale”

Alla fine aveva ragione Crocetta.

L’atto di interpello è saltato fuori anche se erano in pochi a conoscerlo.

Il Dipartimento Funzione Pubblica lo ha, infatti, ricevuto solo per conoscenza.

È stato, infatti, inviato, a 5 assessorati (Beni Culturali, Infrastrutture e Mobilità, Istruzione e Formazione, Risorse Agricole e Alimentari e Turismo) e al dipartimento Programmazione che avrebbero dovuto individuare, per ogni Dipartimento, la figura di un funzionario interno all’amministrazione regionale con un adeguato livello di preparazione e un’ottima conoscenza della lingua francese e/o inglese, da assegnare a Bruxelles per 1 anno.

atto interpello Bruxelles

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “L’atto di interpello per Bruxelles esiste ma è stato diramato in modo “non convenzionale””

  1. Difficile non essere d’accordo con la “riservatezza” del presidentissimo tutto sale e pepe. In effetti, diramare l’atto di interpello attraverso i canali istituzionali (http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_AssessoratoRegionaleAutonomieLocaliFunzionePubblica/PIR_PersonaleAffariGenerali/PIR_AttiInterpello) sarebbe stata una inutile, e dannosa, perdita di tempo.
    I requisiti richiesti, stringentissimi, (conoscenza della lingua francese e adeguato livello di preparazione) sono infatti patrimonio di uno o due, al massimo, funzionari regionali.
    Il resto sono pezzenti, ignoranti e nullafacenti, come noto e come ampiamente documentato.
    A questo punto è pure esagerato inviare una circolare ai 5 assessorati.
    Bastavano un paio di telefonate.
    In francese e con adeguato livello di conoscenza della tastiera del telefono.

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