Legge antiparentopoli. Altra promessa mancata di Crocetta?

Accordo in commissione.

La norma antiparentopoli sarà riscritta.

Il divieto di assumere incarichi nella Formazione riguarderà solo i parlamentari.

Via libera a mogli e fratelli.

Chiunque potrà diventare deputato regionale se non sarà in prima persona legato a un ente di formazione professionale. E pazienza se titolare dell’ente sarà il fratello, la moglie, il figlio o l’amico fidato: il divieto riguarderà solo gli aspiranti onorevoli.

La legge «anti-parentopoli» avrebbe dovuto stabilire incompatibilità fra parenti di politici e deputati e chi ricopre ruoli di rilievo in società che hanno rapporti con la Regione.

«Per intenderci, ci riferiamo a figli, genitori, mogli e cognati di deputati», ha detto il presidente della Regione Rosario Crocetta, incontrando i giornalisti a Palazzo dei Normanni al termine della riunione della commissione.

Ora il disegno di legge nato dopo le inchieste che hanno interessato la formazione professionale siciliana rischia di tramutarsi in un clamoroso flop.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir