Mobilità per i dipendenti regionali. Un inghippo frena la legge

Nei giorni scorsi i maggiori quotidiani regionali, commentando l’art. 3 del maxiemendamento della finanziaria “mobilità interna”, titolavano: “Regione, mobilità per i dipendenti”. I lavoratori potranno essere trasferiti per esigenze di servizio e non sarà più necessario ricevere l’assenso del lavoratore o dell’assessorato di provenienza. Vengono dunque superate le attuali regole che di fatto hanno paralizzato l’amministrazione, obbligando talvolta i dipartimenti a reclutare esperti esterni per colmare i vuoti d’organico.

In quell’occasione (Leggi l’articoloho scritto che l’interpretazione della stampa andava al di la di quanto stabilito dalla norma.

Ora arriva la precisazione.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir