Nel milleproroghe emendamento che consente ai lavoratori che assistono i figli disabili di andare in pensione. Ma è, più che altro, una lotteria.

Articolo tratto da Invisibili

E DOPO AVER ALIMENTATO LA GUERRA TRA POVERI IL GOVERNO REALIZZA “LA LOTTERIA DEI POVERI”

E’ notizia di ieri 15 Febbraio 2012: la Senatrice PD Mariangela Bastico è riuscita a far passare, e finanziare, l’emendamento 6.63 nel Milleproroghe in tema di pensioni. Tale emendamento consente “ai lavoratori che alla data del 31 ottobre 2011 risultano essere in congedo per assistere figli con disabilità grave ai sensi dell’art. 42, comma 5, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, i quali maturino, entro 24 mesi dalla data di inizio del predetto congedo il requisito contributivo per l’accesso al pensionamento indipendentemente dall’età anagrafica…”

Dopo una giornata di ricerche, concitate richieste di chiarimenti da parte delle famiglie ed un lungo colloquio telefonico con la Senatrice Bastico, abbiamo le idee un po’ più chiare ma nello stesso tempo c’è di che rimanere sbigottiti.

Questi i due motivi essenziali:

1) L’identificare la risposta ad un pesantissimo bisogno sociale con una data, il 31 Ottobre 2011! L’emendamento dà risposte, infatti, solamente a chi era in congedo straordinario in base alla L.328/2000 in quel preciso giorno. Non è stato previsto alcun parametro che identifichi il carico assistenziale al quale è sottoposto il genitore. Assistere il proprio figlio da pochi anni o da trenta non comporta alcuna differenza.

2) Si è pensato di riservare questo diritto ai soli genitori. La Legge 104/92 insegna, tutto ciò è anticostituzionale e comporterà tutta una serie di ricorsi che modificheranno ben presto la norma

E’ evidente che sono tagliati fuori coloro che:

– alla data del 31 Ottobre 2011 il congedo straordinario lo avevano già utilizzato integralmente e quindi, molto probabilmente, sono coloro che hanno maggiori difficoltà a gestire contemporaneamente gli oneri dell’assistenza e l’impegno professionale

– alla data del 31 Ottobre 2011 – usufruendo del congedo in modo frazionato – per puro caso erano al lavoro o fruivano di un giorno di permesso mensile in base alla L.104

– alla data del 31 Ottobre 2011 non avevano ancora fruito del congedo straordinario per poterlo utilizzare in momenti ancor più gravosi

Molto probabilmente questi 10 milioni di euro (5 per il 2012 e altrettanti per il 2013) potevano essere spesi meglio visto che la Proposta di Legge per il Prepensionamento di TUTTI i familiari che assistono disabili in ambito familiare, basata su più legittimi parametri relativi al carico assistenziale, e che giace nelle Commissioni del Senato da quasi due anni, sarebbe costata allo Stato (nel caso in cui TUTTI ne avessero usufruito!) 50 milioni di euro.

Identificare quindi in questa norma – come sembra fare la Sen. Bastico – una seppur limitata risposta ad un bisogno sociale tanto sentito sembra rappresentare solamente un tentativo di discolpa per la risposta iniqua di un provvedimento che non fa alcun distinguo sul carico assistenziale degli aventi diritto. A tutti gli altri resta quindi, non solo di vedere bocciato a priori un prepensionamento da sempre considerato dai nostri governanti quale un “atto dovuto” (tanto che in altri paesi europei è normale amministrazione), ma anche la beffa di dover soggiacere ad un aumento dell’età pensionabile come qualsiasi altro lavoratore. Esclusi gli addetti a mansioni usuranti, coloro che praticano attività di volontariato e, per ultimi, i vincitori inconsapevoli della lotteria del 31 Ottobre 2011!

Consigliamo dunque al nostro attuale Governo, che in tema di iniquità sta veramente dando il massimo in tutti i settori e che non deve credere con questa insensata norma di lavarsi la coscienza, di uscire allo scoperto in occasione del prossimo provvedimento in ambito sociale, senza tentare di giustificare a tutti i costi qualcosa che farebbe impallidire di vergogna qualsiasi stato civile, e di identificare i beneficiari di una Legge attraverso un più imparziale “gratta e vinci”. Ci farebbero una miglior figura mentre noi… potremo prendercela solo con la sfortuna!

Maria Simona Bellini
Presidente Coordinamento Nazionale Famiglie di Disabili Gravi e Gravissimi

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

2 Risposte a “Nel milleproroghe emendamento che consente ai lavoratori che assistono i figli disabili di andare in pensione. Ma è, più che altro, una lotteria.”

  1. Ero veramente risollevata quando ho sentito la notizia della data fatidica del 31 ottobre 2011 perchè sono in congedo biennale da luglio 2010 per assistere mia figlia di 13 anni affetta da AIG poliarticolare, ma presto mi è ripiombato il macigno addosso del lavoro, perchè dovrò rientrare il 03 luglio 2012, ho 52 anni e 34 anni di contributi, anche se la legge dice a prescindere dall’età, non ho raggiunto gli anni di contribuzione per un solo anno o forse c’è qualche altro ostacolo, fatto sta che sono tagliata fuori. Oltretutto sono unico genitore di altri due figli minori e dovrò a gran fatica riprendere il doppio lavoro. PER IL LAVORO TUTTI SIAMO NECESSARI MA NESSUNO E’ INDISPENSABILE, MA PER UN FIGLIO IL GENITORE LO E’ ED ANCOR DI PIU’ UNA MADRE , IN TUTTI I SENSI. La Ministra Fornero, se è madre dovrebbe riflettere su questo e rivedere la legge sui familiari dei disabili, visto che le nostre energie vanno affievolendosi con il tempo, non possiamo lasciare soli i nostri figli, loro hanno bisogno di noi.

  2. Ero veramente risollevata quando ho sentito la notizia della data fatidica del 31 ottobre 2011 perchè sono in congedo biennale da luglio 2010 per assistere mia figlia di 13 anni affetta da AIG poliarticolare, ma presto mi è ripiombato il macigno addosso del lavoro, perchè ho 52 anni e 34 anni di contributi, anche se la legge dice a prescinderedall’età non ho raggiunto gli anni di contribuzione per un solo anno o forse c’è qualche altro ostacolo, fatto sta che sono tagliata fuori. Oltretutto sono unico genitore di altri due figli minori e dovrò a gran fatica riprendere il doppio lavoro. PER IL LAVORO TUTTI SIAMO NECESSARI MA NESSUNO E’ INDISPENSABILE, MA PER UN FIGLIO IL GENITORE LO E’ ED ANCOR DI PIU’ UNA MADRE , IN TUTTI I SENSI. La Ministra Fornero, se è madre dovrebbe riflettere su questo e rivedere la legge sui familiari dei disabili, visto che le nostre energie vanno affievolendosi con il tempo, non possiamo lasciare soli i nostri figli, loro hanno bisogno di noi.

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