Nessun investimento per i musei della Sicilia, il sistema dei beni culturali sprofonda sempre più

Interior de la Galleria degli Uffizi de Florènciadi Michele D’Amico | .

Mi piacerebbe vedere, senza con questo volere innescare alcuna sterile polemica, i tanti giornalisti che scrivono sui beni culturali, gestire un solo sito. Gestirlo senza soldi per il normale funzionamento a causa dei tagli che si sono succeduti a partire dal 2008 ad oggi.

Senza nemmeno un soldo per l’acquisto di divise, (il relativo capitolo di spesa è soltanto presente “per memoria” all’interno del bilancio della Regione Siciliana), necessarie sia per identificare gli operatori del settore, ma anche per elevare un’immagine regionale caduta sin troppo in basso. Servizi igienici che definirli tali è soltanto un eufemismo, dove manca di tutto: dalla pulizia alla carta igienica. Sale espositive senza climatizzazione per mancanza di risorse, sale che si trasformano in veri e propri forni sia per il personale che per il visitatore…..continua a leggere

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “Nessun investimento per i musei della Sicilia, il sistema dei beni culturali sprofonda sempre più”

  1. Un caso emblematico ritengo sia il Palazzo Trigona di Piazza Armerina, bellissima struttura del ‘600 destinato a museo della città. Dopo milioni di euro spesi per il suo recupero, per poche centinaia di migliaia di euro da spendere per gli allestimenti, resta chiuso ai visitatori nonostante la città, nota per la famosa Villa del Casale, possegga migliaia di reperti da esporre.

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