No ai condannati nella P.A. Primo sì del Consiglio dei ministri

Primo sì del Consiglio dei ministri al decreto attuativo della legge anticorruzione che impone l’alt di un anno agli ex membri di governo che vogliono assumere incarichi nelle amministrazioni statali in cui hanno esercitato la carica oppure in Spa finanziate o vigilate dallo Stato o da enti locali.

Il D.lgs prevede, inoltre, che i condannati per reati contro la Pa con una pronuncia non passata in giudicato (oppure per chi ha patteggiato), non possano ricoprire: posizioni di vertice nelle amministrazioni statali regionali e locali (ministri, viceministri, sottosegretari, consiglieri, assessori, sindaci eccetera); ruoli dirigenziali e di amministratori di enti pubblici nazionali, regionali e locali; cariche dirigenziali, sia interne che esterne, nella Pa e negli enti di diritto privato in controllo pubblico (nazionali, regionali e locali); incarichi di direttore generale, direttore sanitario e amministrativo nelle Asl.
E ciò per un periodo massimo di 5 anni.
Il divieto diventa perpetuo se la condanna è passata in giudicato e se è accompagnata dall’interdizione permanente dai pubblici uffici.

Il D.lgs verrà approvato in via definitiva?

Permettetemi di avanzare qualche dubbio.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir