2 Risposte a “No al voto di laurea minimo per partecipare al concorso”

  1. Più che il voto è importante il tipo di laurea conseguito e le sue eventuali equivalenze……che arrivano alle estreme conseguenze, come al solito, nell’amministrazione regionale.
    Una laurea in Agraria non può e non deve equivalere ad una in Giurisprudenza!
    La l.r. 10/2000, con l’istituzione del famigerato Ruolo Unico della Dirigenza, in cui tutte le lauree si equivalgono, ha creato il “mostro” burocratico di cui siamo tutti vittime.
    Il dipartimento Funzione Pubblica ne è un drammatico esempio.

  2. Non sempre il voto di laurea o di diploma corrisponde ad una preparazione o certezza di otimo risultato nel lavoro.
    Io pre esempio , grazie al prof. Salvatore cannarozzo, che nel 1970 esami Istituto tecnico per geometri, filippo iuvara ha dato un massimo di 38/60, non ho sofferto piu’ di tanto nell’espetare con competenza e professionalita’ il mio lavoro, non è una mia presunzione ma è suportato dalla stima dei colleghi che si sono succeduti in 38 anni di carriera.
    Il voto è viziato anche dall’emotivita’ dell’individuo, dall’umore delle commissioni. io proprrei il televoto.

I commenti sono chiusi.