Basta la previsione della crescita del Pil italiano di uno stitico 0,1% per fare esultare Matteo Renzi che, attraverso i suoi ormai famosissimi tweet e la sua pagina facebook, oltre, naturalmente alla stampa nazionale e a tutti i TG, sta “vendendo” all’intero paese il successo come merito suo e delle tanto decantate riforme, a cominciare dal jobs act.
Purtroppo, però, le cose non stanno proprio così.
A partire dallo scorso mese di settembre l’Italia ha inserito nel calcolo del Pil alcune forme di economia “criminale” (contrabbando, prostituzione e droga). Leggi in proposito l’articolo che ho pubblicato a suo tempo ….Con le attività illegali il Pil salirà ma l’uscita dalla crisi è un’altra cosa…..
Se, nonostante l’inserimento di queste attività la cui stima si aggira intorno ai 30 miliardi, riusciamo a crescere solo dello 0,1%, allora ritengo ci sia poco da esultare.
I dati reali sono tutt’altro che positivi, la povertà è diventata la vera emergenza del Paese, così come le disuguaglianze e la disoccupazione.
- Forexinfo.it – PIL al +0,1% e Spread sotto quota 100: non è ripresa economica è l’effetto BCE e QE
- Il Fatto Quotidiano – Parola di Lucrezia Reichlin, economia italiana in ripresa, ma Renzi non c’entra niente
- Affari Italiani.it – 2015, l’anno della ripresa di cartapesta