- Dopo la fine del lockdown, molte aziende stanno richiamando in sede i dipendenti pur non essendoci necessità concrete che richiedono il lavoro in presenza
- Secondo diversi studi, lo smart working ha molti vantaggi, sia per quanto riguarda il benessere del personale, sia per l’azienda, che ne guadagna in produttività e può tagliare i costi
- La decisione di ritornare in ufficio dipende spesso da una visione conservatrice della gestione del personale con i dirigenti che vogliono avere i dipendenti sotto controllo visivo
Sembra che lo smart working si avvii a essere un lontano ricordo. Aziende dei settori più diversi stanno infatti procedendo a richiamare in sede i dipendenti. Eppure, chi è sfuggito alla propria scrivania non vorrebbe assolutamente tornarci: secondo uno studio della società di consulenza McKinsey condotto durante il lockdown su cinquemila lavoratori nel settore dei servizi, l’83 per cento degli intervistati vorrebbe continuare a lavorare da casa anche dopo la fine dell’emergenza. Il 90 per cento ha espresso un giudizio positivo o molto positivo sulla propria esperienza. I dipendenti hanno percepito una maggiore efficienza propria e dei colleghi e hanno anche riferito di aver notato una maggior soddisfazione dei clienti.
Perché allora tanti dirigenti stanno spingendo per tornare in ufficio il prima possibile?
- Oggiedomani – Nostalgia per lo smart working