Pa, Corte dei conti: «Colpite le spese che incidono sui servizi. Riforme disordinate, bisogna sfoltire enti e authority»

L’effetto spending review tra il 2010 e il 2015 è stato «assai severo» e ha colpito soprattutto le spese di funzionamento delle amministrazioni pubbliche e «i servizi resi ai cittadini». Colpendo con l’accetta i redditi da lavoro dipendente, che nel frattempo sono crollati in valore assoluto di 10 miliardi. Nel tradizionale giudizio di parificazione del bilancio dello Stato del 2015, la Corte dei conti ribadisce le perplessità già espresse di recente nel «Rapporto di coordinamento della finanza pubblica», a partire dagli errori e dagli effetti negativi dei tagli lineari. Ma al tempo stesso mette in guardia: per la spending review ci sono ancora ampi margini di miglioramento, mentre gli investimenti pubblici stanno soffrendo le penalizzazioni delle politiche di rientro. Ma non solo, aggiunge la magistratura contabile: serve una decisa potatura degli «ipertrofici » enti della Pa così come anche delle Authority, tanto più mentre la stessa riorganizzazione della macchina pubblica continua a procedere in maniera «defatigante e disordinata».

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir