Pensioni. Novità e requisiti per il 2015 e 2016. Stop alla penalizzazione fino al 2017

PensionePrepensionamenti, stop alla penalizzazione fino al 2017

Per la pensione anticipata da gennaio 2014, per effetto della riforma Fornero (legge n. 214/2011) servono 41 anni e 6 mesi di anzianità contributiva per le donne e 42 anni e 6 mesi per gli uomini.

Tuttavia, qualora il lavoratore dovesse avere un’età inferiore a 62 anni si vedrà applicare le penalizzazioni previste dalla Riforma pensionistica (-1% per ogni anno di anticipo prima dei 62 anni di età).

La legge di stabilità 2015 ha introdotto una novità in materia di previdenza.

Per chi sceglie di pensionarsi anticipatamente la penalizzazione prevista dalla riforma Fornero viene rimossa fino al 31 dicembre 2017: chi accede alla pensione prima dei 62 anni d’età entro quella data non subirà l’applicazione sulla quota di pensione «retributiva» della riduzione dell’1% per ogni anno di anticipo della pensione rispetto ai 62 anni di età e la riduzione del 2% per ogni anno ulteriore d’anticipo rispetto ai 60 anni.

Requisiti pensione, cosa cambia dal 2016

Per gli uomini dunque le pensioni di vecchiaia scatteranno dall’anno prossimo a 66 anni e sette mesi, dai 66 anni e tre mesi di oggi, stessa cosa per le donne che lavorano nella pubblica amministrazione. Per le dipendenti del privato invece l’eta pensionabile aumenta fino a 65 anni e sette mesi, da 65 anni e tre mesi di oggi, e per le autonome il nuovo limite sarà di 66 anni e un mese, dai 65 anni e 9 mesi di oggi.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir