Pensioni, tutti i lavoratori passeranno al contributivo? Ecco cosa può succedere

Tratto da tuttolavoro24.it

Il Governo sta pensando di portare, dal 2025, tutte le pensioni nel sistema contributivo abolendo il sistema misto?

E’ questa la preoccupazione che denuncia il SiULM, Sindacato Unitario Lavoratori Militari.

Il sistema “misto”

Attualmente, tolti i pochissimi casi di lavoratori che hanno maturato 18 anni al 31 dicembre 1995, possiamo dividere le pensioni in due categorie, secondo le modalità di calcolo:

  • sistema misto per il lavoratori in servizio fino al 31 dicembre 1995.
  • sistema contributivo per il lavoratori in servizio a partire dal 1° gennaio 1996.

Nel sistema misto, il periodo lavorato fino al 31 dicembre 1995, si calcola con il sistema retributivo, mentre dal 1° gennaio 1996 si calcola con il sistema contributivo.

Quindi, retributivo + contributivo = misto.

Ogni anno di lavoro effettuato fino al 1995 vale il 2,333% dell’ultima retribuzione.

Facciamo un esempio.

Un’insegnante ha una retribuzione formata da:

  • stipendio € 2.281,48
  • iis conglobata € 538,30
  • ind. vacanza contrattuale € 14,10
  • Retribuzione Professionale docenti € 288,20

Il calcolo retributivo della pensione si fa in questo modo:

(stipendio x 1,18 + iis conglobata + indennità vacanza contrattuale) x 2,333 : 100

Lo stipendio base viene maggiorato del 18% in base all’art. 43 del DPR 1092 del 1973 che è stato poi riconfermato dall’art. 15 della Legge 724 del 1994.

Ai fini della determinazione della misura del trattamento di quiescenza dei dipendenti civili, la base pensionabile, costituita dall’ultimo stipendio o dall’ultima paga o retribuzione e dagli assegni o indennità pensionabili sotto indicati integralmente percepiti, è aumentata del 18 per cento

La retribuzione professionale docenti, essendo un accessorio, non viene ricompresa nel calcolo contributivo.

Quindi un anno di lavoro, calcolato con il sistema retributivo nel nostro esempio viene così calcolato:

(2.281,48 x 1,18 +538,30 + 14,10) x 2,333 : 100 = 75,70 euro mensili.

Eliminare il sistema misto e portare il calcolo delle pensioni con il sistema contributivo, permetterebbe un grosso risparmi per le casse dello Stato.

Le pensioni miste subirebbero un taglio fino al 30%.

Il sistema contributivo

Il sistema contributivo è un modo di calcolo delle pensioni basato sulla contribuzione effettivamente versata dai dipendenti.

Sulla retribuzione lorda vengono versati i contributi pensionistici pari al 33%.

Ogni anno i contributi vengono rivalutati attraverso un tasso di rendimento in base all’incremento del PIL.

Se il Prodotto Interno Lordo è negativo (come per esempio nel periodo del COVID) i contributi non vengono deprezzati ma si tiene conto della percentuale negativa nei successivi incrementi.

Quando il dipendente viene collocato in pensione, il montante contributivo viene moltiplicato per un coefficiente di rendimento che varia in base all’età.

I coefficienti di rendimento sono sottoposti a revisione ogni due anni e dipendono dall’aspettativa di vita.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir