Da giorno giovedì 6 luglio 2023 a giorno giovedì 20 luglio 2023, i lavoratori regionali che hanno a cuore il proprio destino e le stesse sorti dell’organizzazione della Regione e della qualità delle prestazioni ai cittadini si atterranno scrupolosamente alle proprie mansioni previste dalle categorie di appartenenza.
I lavoratori avranno, così, la possibilità di dimostrare al governo regionale siciliano e a tutta l’opinione pubblica la legittimità delle denunce lanciate in questi ultimi anni dal sindacato e dai lavoratori.
Verrà a galla l’utilizzo “in nero”, in mansioni superiori, della quasi totalità del personale regionale (di tutte le categorie e profili), per potere sopperire alla riduzione degli organici e alla grave mancanza di figure professionali utili al funzionamento degli uffici e nei rapporti con l’utenza.
DOBBIAMO RISPONDERE CON DETERMINAZIONE ALLA TRACOTANZA DEL GOVERNO REGIONALE CHE DI FATTO SI RIFIUTA DI ATTUARE UN RADICALE PROCESSO DI RIQUALIFICAZIONE E RICLASSIFICAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE DELLA REGIONE SICILIANA E DEGLI ENTI COLLEGATI.
Invitiamo, quindi, tutti i colleghi regionali a riunirsi per un’ora in assemblea presso i propri uffici, giovedì 1 luglio 2023, formalizzando la richiesta di assemblea attraverso i responsabili aziendali o provinciali del sindacato, per deliberare in ogni luogo di lavoro l’adesione allo “sciopero delle mansioni”, sottoscrivendo una dichiarazione di protesta da inviare ai seguenti indirizzi mail:
Al presidente della Regione Siciliana: [email protected]
All’assessore regionale alla Funzione Pubblica: [email protected]
All’O.I.V.: [email protected]
Al sindacato Cobas/Codir: [email protected]
Il COBAS-CODIR VIGILERÀ SUL RISPETTO DELLA VOLONTA’ DEI LAVORATORI CHE VORRANNO SVOLGERE ESCLUSIVAMENTE LE MANSIONI PER CUI SONO REALMENTE RETRIBUITI, INVITANDO I RESPONSABILI DEGLI UFFICI AD ASTENERSI DA ATTIVITA’ TESE A INIBIRE LA LEGITTIMITA’ DELLA PROTESTA.
E’ CHIARO CHE EVENTUALI AZIONI ILLEGGITTIME DA PARTE DI DIRIGENTI CHE INTENDESSERO ATTUARE CONTRO LA GIUSTA PROTESTA DEI LAVORATORI, CI VEDREBBERO COSTRETTI A DENUNCIARE GLI EVENTUALI ABUSI ALLE AUTORITA’ COMPETENTI.
@onesto felice
Perché non pubblicare commenti quando sono una critica (giusta o sbagliata) senza essere offensivi?
La riclassificazione nel 2023 col 70% ed oltre di persone a cui manca solo qualche anno alla pensione e non ha più alcuna motivazione per non dire legalmente alcun titolo, secondo legge, per avanzare di categoria il governo si è fatto i conti e giustamente in ottica di risparmio economico non la rifarà.
Voi guardate solo questi aspetti, ma mai quelli reali che un regionale vive..gente che passa tutto il tempo a guardare il telefonino e magari prende pure indennità di presenza! Questi qua non li menzionate ?
Poi riclassifichi cosa? Cho è già funzionario direttivo lo riclassifichi dirigente ? AHAHHA oppure dovrebbe ritrovarsi il collega C con un colpo di legge alla pari di chi magari quando entrò nel lontano 93 aveva la laurea ed è rimasto funzionario. Siate credibili e lottate per cose realistiche come adeguamento contratto che è fermo da 2 trienni ed è scandaloso questo! Indennità che non esistono a differenza di altri entri dove sia istruttori che funzioanari hanno dignitose indennità con responsabilità. Dubito che pubblicherete cio.