Redditometro. Lettere a 75 mila contribuenti che hanno speso troppo

Una lettera di «avviso» è stata inviata a 75 mila italiani, ai quali è stata riscontrata una divergenza tra spese e redditi dichiarati. Il confronto fa riferimento alla dichiarazione dei redditi del 2013, relativo all’anno d’imposta 2012, e le spese effettuate nel 2012, ricostruite attraverso le banche dati, in cui risultano uscite non compatibili con i redditi dichiarati.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

3 Risposte a “Redditometro. Lettere a 75 mila contribuenti che hanno speso troppo”

  1. Non solo l’evasione fiscale non è perseguita a sufficienza ma in certi casi è addirittura ostentata.
    Nel mio ufficio vedo ogni giorno diversi soggetti PIP arrivare in ufficio con auto e motociclette di grossa cilindrata, praticamente nuove: come le hanno acquistate, dato che il “sussidio” che percepiscono dovrebbe consentir loro, a malapena, di campare?
    Sono tutti “figli di famiglia”? Ma allora che se ne stiano a casa, no?

  2. Purtroppo, in Italia, a causa tacito benestare dei governi che si sono succediti nel corso degli anni (governo Renzi compreso), la lotta all’evasione fiscale ha lasciato volutamente ampie “zone franche” consentendo a tanti potenziali contribuenti di restare sconosciuti al fisco.
    La soluzione ci sarebbe ed è applicata in tanti paesi del mondo. Si chiama contrasto di interessi e consente a tutti i contribuenti di portare in detrazione non solo gli scontrini di farmacie e fatture sanitarie, ma qualsiasi scontrino e fattura.
    Purtroppo la lotta all’evasione fiscale non è una priorità. Dobbiamo riformare il senato…..

  3. Ma una “lettera” da inviare a chi non presenta alcuna dichiarazione dei redditi, chiedendogli di dimostrare come riesce a campare (magari permettendosi anche auto o moto di lusso), non è prevista?

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