Dal Wall Street Journal al New York Times, dal Financial Times al Pais la stampa internazionale metteva l’Italia al centro della crisi e vedeva nella chiamata autunnale alle urne il possibile epicentro di un nuovo shock politico per l’Unione.
Ma, alla fine, la temuta “apocalisse” non c’è stata.
Se le cose vanno male è perché andavano già male prima al di là della propaganda governativa che decantava gli effetti positivi del jobs act e del bonus 80 €.
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