Regione, paletti anti-esodo. I pensionati costano troppo

Repubblica del 9 febbraio 2019

Fonte: Repubblica del 9 febbraio 2019

Roma accelera, la Regione frena. Mentre nel resto della Sicilia “quota 100” si concretizza con le prime domande di pensionamento, Palazzo d’Orléans percorre la strada opposta, cercando di porre un argine all’esodo del proprio personale: in Finanziaria è stata inserita una norma che permette all’amministrazione di collocare i dipendenti a riposo anche due anni dopo la richiesta. Nel 2018, infatti, sono andati in pensione in 735, e per l’anno prossimo – anche col contingentamento – se ne prevedono altri 450. Con una spesa monstre: nel 2018 gli assegni sono costati complessivamente 653 milioni, ma solo 90 derivano dai contributi dei lavoratori. Tutto il resto, circa 560 milioni all’anno, è a carico del bilancio di Palazzo d’Orléans. Cioè dei contribuenti.

La grande fuga

Anche perché la fuga dal palazzo dorato non accenna a fermarsi. Nel corso del 2018 hanno smesso di lavorare in 735, che sommati ai 263 ex dipendenti dell’Eas aggiunti da ottobre ai conti del Fondo pensioni fanno arrivare a quota 18.078 il totale degli assegni da erogare. La sproporzione è sotto gli occhi di tutti: il 31 dicembre 2018, proprio mentre il Fondo pensioni tirava le somme del proprio anno, Le stanze di Palazzo d’Orleans il dipartimento della Funzione pubblica ha censito invece i dipendenti di Palazzo d’Orléans, arrivando per effetto degli addii a 13.335 persone inclusi i 1.212 dirigenti. Una cura dimagrante non di poco conto: appena cinque anni prima, alla fine del 2013, per l’amministrazione regionale lavoravano complessivamente in 16.716.

I conti non tornano
Naturale, dunque, che i conti non tornino. I dipendenti, in media, costano alla Regione poco meno di 42mila euro lordi all’anno, mentre un pensionato – che dopo l’addio all’ufficio intasca anche una buonuscita – supera i 38mila. Soldi quasi per intero a carico di Palazzo d’Orléans: il Fondo pensioni paga con fondi propri appena 27 milioni per 945 assegni, quelli degli ex dipendenti assunti dopo il 1986, mentre tutto il resto – 626 milioni di euro l’anno scorso – è a carico dell’assessorato all’Economia. «Fino al 2011 – spiegano dal Fondo pensioni – i contributi non venivano accantonati, quindi non c’è un “tesoretto” da gestire. Il paradosso è tutto qui: la Regione ha meno dipendenti, ma sostanzialmente sta risparmiando solo qualche spicciolo».

Gli uffici si svuotano
Tanto più che al momento il piano di assunzioni è solo un’ipotesi. Un’ipotesi concreta, affidata a un disegno di legge che la giunta ha approvato pochi giorni fa, ma che al momento non ha una tabella di marcia all’Ars, dove si fa fatica persino ad approvare due leggi chiave come il bilancio e la Finanziaria. Sta di fatto che nel frattempo la Regione è invecchiata: alla fine del 2017 i dipendenti con meno di 50 anni erano appena 1.881, mentre quelli over 60 erano 2.328. Il grosso sta in mezzo: 9.823 dipendenti con più di 50 e meno di 60 anni. Arriva il freno Così, adesso, si tenta di mettere un freno alla fuga. Anche perché, a queste latitudini, “quota 100” è davvero poco allettante: le norme pre-Fornero accordate ai dipendenti regionali – e alle quali è possibile accedere ancora fino a tutto l’anno prossimo – sono più vantaggiose rispetto a quelle garantite a tutto il resto degli italiani dal governo gialloverde, e quindi l’addio all’ufficio è molto più facile. Così, in Finanziaria, è stato inserito un articolo di poche parole: stabilisce che la Regione possa contingentare gli addii fino a due anni dalla maturazione dei requisiti. In questo modo – secondo le stime del dipartimento Funzione pubblica – entro la fine dell’anno andranno via “solo” altri 450 dipendenti. «Al momento – sorridono dagli uffici – si ragiona già come se l’articolo fosse approvato». Perché il paradosso della Regione che da anni cerca di svuotare i propri uffici è che adesso serve un freno. Per evitare di trovare il vuoto sia negli uffici che nelle casse.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

27 Risposte a “Regione, paletti anti-esodo. I pensionati costano troppo”

  1. ormai per i nostri politici e’diventata un’abitudine malsana , oggi fanno una legge e dopo due giorni la modificano , che imparassero ad essere coerenti e soprattutto onesti intellettualmente, e, se non sono in grado di fare quattro conti vadano a trascorrere le giornate ai giardini pubblici che , un po’ d’aria salubre farebbe bene ai loro neuroni. Questa Sicilia , di “bellissima ” ha ben poco, per un passo avanti , ne facciamo dieci indietro, e dopo aver ROVINATO A VITA due intere generazioni di giovani, rendendo precaria la prima e chiudendo la porta d’ingresso all’altra e tutto per i loro sporchi giochi , i governi che si susseguono continuano a perpetrate ingiustizie ai danni dei soliti noti. Uno schifo tutto siciliano.

  2. @max
    L’inkazzatura va dimostrata in piazza e non dietro una scrivania con la tastiera del pc davanti, mi ricorda tanto il cane che da dietro la ringhiera sembra ti voglia sbranare ma poi, aperto il cancello, comincia scodinzolare (e mi scuso anch’io se sembro troppo inkazzato perchè di fatto lo sono essendo stato colpito in pieno e affondato dalla l.r. 9/15). Purtroppo il dato partecipativo delle manifestazioni dei regionali non lascia spazio all’immaginazione (anche in assemblea retribuita) e il dato partecipativo è quello che conta nelle manifestazioni al fine di potere incidere sulle decisioni politiche.
    Cordiali saluti

  3. Suvvia, dottor Mineo, non si imbamboli troppo per lo sbalordimento perché lei è “uomo di mondo” e rispondere con delle ovvietà al commento di “Paolo66” non va bene:

    – sappiamo tutti che le norme le fa l’Ars;

    – sappiamo tutti che la l.r. 7-5-2015 n. 9 NON prevedeva che il TFS dovesse essere erogato al raggiungimento dei vincoli Fornero (età), ma a quelli delle leggi in vigore in… Italia (sic!) tant’è che solo qui è stato prontamente modificato il comma 8 della l.r. 7-5-2015 n. 9 con la l.r. 10-7-2015 n.12 cambiando la corresponsione del TFS SOLO DOPO il raggiungimento dei requisiti Fornero più due “annucci” aggiunti a mo’ di regalo dalle leggi nazionali e dalle direttive INPS (che quando comode sono subito applicate) perciò non 67 anni, in cifra tonda, ma 67+2 più qualche mesuccio per “ammortizzare” i carichi di lavoro della burocrazia del Fondo Pensioni (d’altronde lei stesso si premurava di farlo notare ai più nel suo blog ritenendo ciò incostituzionale e desideroso perciò di “approfondimento” da parte dei legali del suo sindacato; speriamo allora nella prossima sentenza della Corte Costituzionale? Che comunque si basa su un ritardo di due e non 6 o 7 anni come qui? E, se favorevole, varrà anche in Regione Siciliana e chi se ne occuperà se non verrà applicata qui in Regione Siciliana?);

    – sappiamo tutti che chi già raggiunge “l’età Fornero” il Fondo Pensioni (ribadisco con l’aggiunta dei due anni più e qualche mesuccio) DEVE liquidare il TFS anche se, come dice lei, tutto è possibile dalla politica, ma aggiungo non solo per colpa della politica;

    – sappiamo tutti che ci sono “sindacalisti” nella medesima situazione: anche questi devono o dovrebbero avere gli stessi trattamenti dei “comuni mortali”, ma non ci è di nessun conforto il saperlo;

    – sappiamo tutti che il Fondo Pensioni è un surrogato delle ceneri di altre “bravate” della politica siciliana (solo della politica?) e che stiamo in bilico su due sponde (Bilancio/Fondo Pensioni): Embè?

    Quello che NON SAPPIAMO è, invece, perché lei ritenga che tutti debbano essere messi nello stesso calderone di quelli che ossequiano la politica sperando di farsi raccomandare o raccomandare altri sugli eventuali futuri posti di lavoro in Regione Siciliana con i concorsi, ma quelli entrati senza concorso?

    Infine mi chiedo: i sindacati sono esenti da questi giochetti? Le anticipazioni del TFS (anche questo “prosciuga” i fondi a disposizione), la legge 104 che tanto bene ha fatto (anch’essa ha “prosciugato” sino a poco tempo fa i fondi a disposizione con le pensioni anticipate, quelle “vere”) è tutta e solo colpa della politica?

    Il TFS appartiene a chi se lo è pagato, è uno dei cardini della previdenza e della giustizia sociale almeno dopo le lotte sindacali dei nostri nonni e di certo non deve essere dato alle banche siano o no convenzionate con questo o quel sindacato.

    Se le sono parso troppo incazzato, mi dispiace in ogni caso le porgo i miei

    cordiali saluti.

  4. Il contingentamento discrezionale è un potere politico che si può utilizzare per avere dipendenti ” scantati” sempre utili.Gaspare Barraco ( ing) Marsala.

  5. @Giuseppe –
    dott. mineo, il ” puo'” contingentare dipende da chi? dal Dirigente di turno? perché non assumono il personale con chiamata diretta (per soli titoli) come recitava la Legge per l’ingresso nella P.Amm.ne che il governo nazionale berlusconiano con un decreto anni fa ha sospeso ? – oppure fanno un apertura agli ARTICOLISTI E VARI che vogliono traslare negli altri comparti della P.A.- La maggior parte di dipendenti per poter andare in pensione con la Legge 9/2015 ha dovuto riscattare anni di servizio e pagare fior di quattrini- Delle precedenti Leggi davano la possibilità ai laureati all’interno della P.A di fare il passaggio di riclassificazione diretta, nonché una Legge per gli esterni della P.A. di essere assunti per soli titoli (Legge anticorruzione e antimafia) perché hanno sospeso queste Leggi? non convenivano a qualcuno? che lascino in pace i dipendenti quei fannulloni- grazie anticipatamente della risposta ? faccia le rimostranze necessarie siamo con lei.?

  6. @Giovanni58
    La legge dice: ” L’Amministrazione regionale può contingentare, pernumero, categorie e dipartimenti, la fuoriuscita dei dipen-denti che hanno presentato domanda”.

  7. @Michele
    Per coloro che saranno contingentati, il sistema di calcolo dovrebbe rimanere invariato. Stiamo cercando, cmq, di fare inserire apposita salvaguardia.

  8. @Luigi Ceraulo
    Sono d’accordo con te. E’ una porcata ulteriore che mortifica l’affidamento e la programmazione della vita futura di ciascuno di noi. Non si parla, cmq, di bloccare l’esodo ma di contingentare la fuoruscita del personale fino a 2 anni.

  9. Gentile dott. Mineo, il c. d. contingentamento di cui (malauguratamente) si parla, sarebbe configurabile come un obbligo o come una facoltà? Il legislatore regionale avrebbe cose ben più importanti da fare, credo. In ogni caso, tenere le persone per due anni in più, non significherebbe spendere più soldi? L’approvazione di tale norma non esporrebbe l’amministrazione ad un contenzioso durissimo considerata l’evidenta disparità di trattamento giuridico con quelli che in pensione sono già andati? I politici e gli alti burocratici regionali lo sapevano da molto tempo quale sarebbe stata la situazione. Fissate le regole esse vanno rispettate. Io ho problemi familiari pesanti (un genitore handicappato al quale badare) e con il tempo che passa la situazione è sempre più grave. Boh, vedremo. Intanto perchè non fanno il contratto della dirigenza?

  10. È doveroso fare un appunto per quanto riguarda il numero di dipendenti over 50 che dovrebbero essere intorno ai 9800, si preoccupano di frenare l’esodo.
    Ma non dicono che nei dipendenti con meno di 50 anni di età che dovrebbero essere intorno ai 1880 rientrano almeno 700 unità che fanno parte della categoria dei Familiari delle Vittime di Mafia che entrano a chiamata diretta non appena compiono 18 anni di età, ma che soprattutto godono di una Legge Nazionale che gli riconosce 10 anni di servizio figurativi ai fini del calcolo della pensione e della buonuscita, ciò gli consente di andare in pensione non appena maturano 30 anni di effettivo servizio, quindi a 18 anni entrano + 30 = 48 anni vanno in pensione in barba ai normali colleghi che continuando di questo passo rimarranno a Vita.
    Ma ciliegina sulla Torta oltre ad andare in pensione in media a 50 anni compiuti, la loro Buonuscita e la loro futura Pensione è E S E N T A S S E, non pagano IRPEF per sempre, sì proprio così.
    Quindi l’Amministrazione terrà bloccati i Vecchi per mandare via i Giovani.

  11. Secondo me, è di vitale importanza capire quale articolo della Legge Regionale 9/15 applicheranno per il conteggio Pensione, perché vi ricordo che dal 2021 il conteggio per i colleghi che non hanno potuto aderire al prepensionamento avverrà con l’articolo 51 che è nettamente sfavorevole.
    Quindi se l’Amministrazione avrà la facoltà di spostare i pensionamenti del 2019 e del 2020 di due anni, penso che saranno cavoli amari.
    A quel punto se l’Amministrazione dovesse decidere di applicare l’articolo 51, vi consiglio di rimanere in servizio fino all’ultimo.
    Penso che a questo quesito non vi saprà rispondere nessuno in questo istante, neanche il Politico di turno.

  12. Dott. Mineo, cortesemente Le chiedo ancora una volta un Suo parere autorevole.
    E’ possibile che ancora una volta, questa classe politica incapace possa determinare la vita delle persone ? Lo scrivente per poter andare in pensione nel 2020 ha fatto la ricongiunzione di tutto ( 28 gg. mi sono costati € 750,00 ) e ha fatto trasferire i contributi versati nelle F.S., dove prima lavorava, nelle casse della regione a distanza di quasi 30 anni.
    Quindi, oggi ci stanno divendo di vivere alla giornata, poichè gli alti burocrati non sono in grado di farsi quattro conti.
    Grazie

  13. Il problema non è quota 100, ma il pregresso sistema retributivo unitamente ad altre storture di legge che ha visto andare in pensione persone a 55 anni. In pratica la Regione paga profumatamente babypensionati di un certo “calibro” determinando un effetto di grave disuguaglianza tra chi ha avuto il retributivo rispetto al contributivo. L’unica soluzione sarebbbe riconvertire le prime verso le seconde in modo da garantire il TFR/TFS subito e la pensione entro 6 mesi.
    La colpa è comunque nostra perchè siamo incapaci di reagire.

  14. Dottor mineo si ci muove prima di unscire la norma. Quando esce la norma ormai eè troppo tardi, siamo sommersi da ricorsi il cui esito si avra’ dopo decenni, ed a volte con il pagamento delle spese.

  15. Ma la norma valida per il tfs in campo nazionale (ovvero anticipo bancario e risparmio fiscale) vale anche da noi? Grazie

  16. Dott. Mineo 1 10 100 1000 avete mai provato a indire una manifestazione, o chiedere un confronto con una rappresentanza di pensionati? Come ben lei sa’ sono soldi nostri e non mi sembra che chiediamo altro. Non mi sembra giusto che ai miei soldi devo pagare gli interessi (banca) almeno li pagassero loro.

  17. @Salvat61
    Tipo cosa? Una manifestazione con 10 (sono ottimista) pensionati?

  18. @Considerando
    Stando alle indiscrezioni dei giornali, sembrerebbe sia stata inserita in finanziaria una norma che consente di contingentare fino a 2 anni e non più 1 anno come prevede la legge regionale 9/15. Cmq aspettiamo di vedere la legge.

  19. Ci voleva tanto a capirlo….e adesso che faranno?
    Chi è riuscito a scappare, buon per lui e gli altri….si attaccano?

  20. Mi risulta che alcuni colleghi in pensione dal 2015, avendo 68 anni ,non hanno ricevuto la buonuscita . In quanto dagli uffici fondo pensioni aspettano di richiedere un parere ,non si capisce quale ?

  21. Paolo66 tu che sei uno molto attento e attivo penso che ti sarai fatto un idea che i pensionati l.r. 2015 stiamo sulle p…le e diamo solo fastidio immagina se i sindacati prenderanno mai posizione verso di noi come dici tu meglio tenersi vicina la classe politica prima o poi qualcosa la ottengono alla faccia dei pensionati e dei dipendenti. Anche per il tfr/tfr ti rispondono che non dipende da loro ma loro hanno fatto mai qualcosa?

  22. Ma non dovete dire che le pensioni sono a carico del bilancio, dovete dire che tutti i contributi versati dai dipendenti sono serviti ai politici per altri scopi. Ma lo dovete dire a chiare lettere perché c’è pericolo che passi l’informazione che non abbiamo pagato contributi e ci fanno un regalo, ci danno qualcosa non dovuto.

  23. Dott. Mineo Io dovrei andare in pensione dal 1 agosto 2020 rientro in questo blocco a avendo fatto domanda rimane il tutto invariato? Grazie

  24. Buongiorno dott. Mineo, non ho capito, questi paletti riguardano anche quelli che dovrebbero andare in pensione sensi legge 9/2015 ? Io dovrei andare in pensione ad ottobre 2019 per massima anzianità contributiva . La ringrazio anticipatamente e attendo con ansia una sua risposta chiarificatrice.

  25. @paolo66
    Alcuni commenti come questo mi lasciano di stucco.
    Premettendo che le leggi le fa l’assemblea regionale e non i sindacati, tanto è vero che alcuni sindacalisti pensionati di recente riceveranno la buonuscita con le tue stesse regole, a giro, ai pensionati che vanno raggiungendo il requisito fornero verrà erogata la buonuscita, perché se è congelata per te che raggiungi il requisito di vecchiaia (67 anni) tra 5/6 anni, tanti altri lo hanno già raggiunto o lo raggiungeranno. Dal tuo commento invece lasci intendere che, di coloro che sono andati in pensione, nessuno ha percepito la buonuscita. Che poi, in ogni caso, non ritieni che nei conteggi per le previsioni di bilancio vadano conteggiate le buonuscite da erogare? Il vecchio Fondo di Quiescenza che aveva un patrimonio immobiliare e di liquidità inestimabile è stato depredato dai politici verso la metà degli anni 70 e tutti gli accantonamenti sono stati acquisiti al bilancio della regione. Da allora tutte le pensioni e le buonuscite (contratto 1) sono state pagate dal bilancio della regione perchè non ci sono più accantonamenti.
    La verità è che per tanti è più conveniente non attaccare la politica perché, come si suol dire, oggi/domani un concorso…….

  26. Ma con quale coraggio si parla di bonuscita, quando è congelata da anni, almeno per tutti quelli che sono andati via nel 2015 ed andranno via sino al 2020.
    Ma nessuno contesta queste false informazioni?
    I sindacati non rappresentano piu’ i pensionati, lasciati nell’indifferenza e nell’oblio totale.
    Vorrei almeno per una volta leggere sul giornale di sicilia una smentita, nonche’ una presa di posizione, dei cobas codir- che dicesi sono i piu’ vicini ai dipendenti e pensionati. Lo dimostrino con i fatti.

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