Regione, riapertura incerta. Lo smart working? “Un risparmio”

Gli uffici sono ancora chiusi per i pericoli da Covid-19. Per il sindacato Cobas-Codir “non è colpa dei dipendenti. La Regione ha risparmiato nel lockdown almeno 600 mila euro”.

Mentre la Sicilia riparte senza limitazioni su disposizioni della presidenza della Regione siciliana, proprio gli uffici centrali e periferici di Palazzo D’Orleans rimangono semivuoti. Una situazione che, a partire dal caos generato dalla gestione della cassa integrazione in deroga, ha messo al centro del dibattito pubblico in pieno lockdown i dipendenti pubblici, rei di aver fatto ricorso a permessi, ferie arretrate, congedi, e persino per lo smart working. Polemiche non esclusive dell’Isola, ma vive e attive anche a livello nazionale: per il giuslavorista ed ex parlamentare Pietro Ichino “lo smart working spesso significa vacanza”. La frase, riportata dal quotidiano Libero e prontamente smentita da Ichino, prende però nel cuore un problema di percezione sul funzionamento della macchina amministrativa. Perché nonostante l’ultimo censimento certifichi la presenza di 13 mila e 690 dipendenti, le attività amministrative siciliane, in attesa dell’applicazione delle nuove norme sulla semplificazione approvate ieri dall’Assemblea regionale siciliana, vedono un rallentamento.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir