La distanza, almeno in apparenza, sembra incolmabile. Da una parte ci sono i 300 milioni di euro messi a disposizione dal governo. Dall’altra c’è un Everest tirato su a sorpresa ieri in una giornata di mezzo agosto, dai sindacati. Una montagna ripidissima, alta 7 miliardi di euro. Nel mezzo ci sono quasi 3 milioni di dipendenti pubblici che fin dal 2010, anno dell’inizio del blocco della contrattazione, aspettano un ritocco verso l’alto delle buste paga.