Riunione F.P. su adeguamento aspettativa di vita (+ 5 mesi): il Cobas-Codir chiede il rispetto dei pensionamenti del 2020

Si è conclusa nel tardo pomeriggio di oggi la riunione sindacale presso la Funzione Pubblica alla presenza del Dirigente Generale Rosalia Pipia.

Il tema scottante: la circolare che informa dal 1 gennaio 2019 l’aumento dell’aspettativa di vita di 5 mesi con la conseguenza che molti dipendenti regionali che maturerebbero i requisiti previsti dalla legge 9/2015 nella seconda metà del 2020 (precisamente dal 1° agosto), resterebbero bloccati in servizio.

Il Cobas-Codir ha chiesto, invece, il rispetto della legge regionale anche interpellando, al riguardo, l’Ufficio legislativo e Legale, mantenendo tutte le scadenze pensionistiche al fine anche di evitare ogni possibile disparità di trattamento con i pensionamenti in corso. Tra l’altro, questi pensionamenti furono oggetto (in blocco, nessuno escluso) di una contrattazione con il governo nazionale il quale accetto la norma inserita nella legge regionale di bilancio sui pensionamenti anticipati perché costituiva, appunto, un cospicuo risparmio di spesa.

Il Dirigente Generale alla Funzione Pubblica ha accolto favorevolmente le osservazioni del Cobas-Codir e, condividendone le tematiche, ha comunicato che, al riguardo, chiederà, come suggerito, un parere all’Ufficio Legislativo e Legale con l’auspicio che, in tempi brevi, si possa riportare la necessaria serenità tra i soggetti interessati al pensionamento nel 2020 che, certamente, hanno il medesimo diritto di tutti i dipendenti che, antecedentemente, hanno fruito e fruiranno del beneficio della legge regionale 9/2015.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

8 Risposte a “Riunione F.P. su adeguamento aspettativa di vita (+ 5 mesi): il Cobas-Codir chiede il rispetto dei pensionamenti del 2020”

  1. La Funzione pubblica sta usando la tattica di non decidere e non sollecita l’ Avvocatura dello Stato a spedirgli il parere.Una furbata.Hanno chiesto il parere il 2 settembre e non sollecitano.E’ tutto un bluff! I 12 pensionanti sono a 64 anni e con 40 anni di contributi e vedono andare in pensione a 61.7 anni e 36 di contributi.Vergogna!!! Gaspare Barraco ( ing) Marsala.

  2. @INKAZZATO NERO
    Siamo in attesa che si pronunci l’ufficio legislativo e legale su una richiesta di parere avanzata dalla funzione pubblica.
    Se il parere dovesse essere positivo, non c’è motivo di spendere soldi. Se dovesse essere negativo, valuteremo anche noi la via giudiziaria.

  3. Dott. MINEO allora anche per il tfr si presume che non ci sarà seguito perché la legge è stata abrogata? Può dare informazioni in merito. Grazie

  4. GRAZIE DEL CONSIGLIO UTILISSIMO DOTT. MINEO, ANCORA NESSUNO L’AVEVAMO CAPITO.
    LE CHIEDO: COME MAI SOLTANTO IL SIAD STA PROMUVENDO UN RICORSO?
    DOVE SONO TUTTI GLI ALTRI SINDACATI CHE SI ATTEGGIANO A PALADINI SU OGNI ARGOMENTO, INVECE DI ABBANDONARE VOLUTAMENTE ALLA DERIVA CHI HA PRESENTATO DOMANDA DI PREPENSIONAMENTO A MAGGIO 2018 CON IL COMMA 3 DELL’ART. 22 DELLA LEGGE N.8/18, ABROGATA NON ANNULLATA?

  5. Infatti. A mio avviso l’unica strada é quella di rivolgersi al giudice del lavoro

  6. @Gaspare Barraco
    Ieri si è parlato anche delle istanze presentate durante il periodo di vigenza della legge. L’orientamento dell’amministrazione, supportato da interlocuzione con il ministero, sembrerebbe quello di non dare seguito dal momento che la legge è stata poi abrogata.

  7. Benedetto, ieri si è parlato delle 12 domande di pensionamento di chi ha raggiunto i requisiti nel 2016, presentate a maggio 2018 con il comma 3 dell’ art.22 della legge n.8/18, pubblicata sulla GURS l’11 maggio 2018, è da sei mesi tenute in stand-by, ovvero sospese, dalla Funzione pubblica? Gaspare Barraco (ing)Marsala.

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