Si scatena l’ira funesta di Beppe Grillo.
Una crepa di buonsenso autarchico che si insinua nel monolite 2.0 nel momento esatto in cui la democrazia smette di scivolare sul web e si trasforma nella vita reale.
Quando il sassolino da appoggiare sulla bilancia può decidere se a guidare il Senato debba essere una bandiera dell’antimafia o un signore incardinato al sistema e dal passato mille volte discusso.
Volete Gesù o Barabba?
Grasso o Schifani?
Il popolo dei cyberguardiani si divide e a sorpresa sceglie Gesù.
Sul blog di Grillo sono oltre 10mila i commenti al post Trasparenza e voto segreto.
Il dibattito è acceso.
C’è chi difende il leader ma molte sono i messaggi critici.
Mentre in rete scoppia un caso: qualcuno denuncia interventi rimossi.
E qualcuno gioca con la famosa frase di Fini per Berlusconi: “Che fai, li cacci?”
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