Stangata in arrivo per i ‘furbetti’ della #legge 104, ovvero per tutti coloro che fanno uso improprio o, in ogni caso, distorto dei permessi (tre giorni al mese) e dei congedi straordinari (fino a due anni) per l’assistenza ai parenti disabili in situazione di gravità.
La magistratura ordinaria e quella contabile ha, comunque, assestato un altro duro colpo ai ‘furbetti della 104‘ attraverso la sentenza emessa dalla Corte Suprema di Cassazione (N. 17968/2016 del 13 settembre scorso) attraverso la quale si conferma la legittimità di licenziamento per uso improprio o distorto dei permessi: nel caso in questione, il dipendente aveva utilizzato 38 ore e mezzo di permesso, secondo l’articolo 33 della legge 104, per poter frequentare le lezioni universitarie di un corso di laurea in una località differente rispetto quella di residenza della madre disabile.