Statali. Firmato il nuovo contratto. Addio premi a pioggia. Ai migliori più soldi in busta paga

La Stampa del 24 dicembre 2017

Il contratto firmato l’altra notte riguarda per ora i 250mila statali, ma si allargherà lentamente a più di tre milioni di persone, dai Comuni agli ospedali. L’aumento vale fra i 63 e i 117 euro al mese, 85 in media: tutto dipenderà da anzianità e settore di appartenenza. Il testo approvato (96 articoli, 129 pagine), contiene norme per regolare ogni cosa della vita di uno statale.

Il nuovo contratto prevede un «bonus eccellenza» individuale fino al 30 per cento superiore a quanto concesso agli altri.

Laddove ci siano le risorse, le amministrazioni potranno concedere ulteriori vantaggi con il contratto di secondo livello, che si tratti di polizze sanitarie o convenzioni. I contratti a tempo determinato non potranno superare un quinto dei dipendenti e i quattro anni, anche se dopo il terzo la proroga può essere concessa in «casi eccezionali».

È vietato ricevere regali di valore superiore ai 150 euro, così come è prevista la sospensione fino a sei mesi in caso di molestie a un collega o una collega. Il nuovo contratto promette più flessibilità: si potranno spacchettare i permessi per motivi familiari (oggi è possibile usufruirne solo per l’intera giornata fino a un massimo di tre), e si potranno cedere giorni di ferie a chi le ha terminate. Le coppie omosessuali avranno gli stessi diritti di quelle eterosessuali: le regole sui congedi varranno per gli sposati così come per le persone unite civilmente.

Assenze sospette in coincidenza di ponti, week-end o in momenti particolarmente delicati. Dopo il terzo episodio non giustificato l’amministrazione potrà licenziare.

Niente cambia, invece, per la pausa pranzo. Resterà di almeno 30 minuti, come adesso. E non scenderà ad almeno 10 minuti, ipotesi che pure era stata presa in considerazione al tavolo della trattativa.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir