Statali, si fa largo l’idea del taglio agli stipendi che aiuti i privati

Tratto dal quotidiano Milano Finanza del 05/05/2020

Si fa largo ed è sempre meno timida la proposta di un taglio agli stipendi del pubblico impiego quantificato tra il 5 ed il 10% da destinare ai lavoratori dei settori privati sotto forma di contributo fattivo di solidarietà. La proposta ha perlomeno il pudore di escludere i lavoratori del servizio sanitario nazionale che hanno pagato in tanti con la vita la crisi del coronavirus e le Forze dell’Ordine, che si adoperano per il mantenimento dell’ordine pubblico cosa che nessun Governo al mondo si sognerebbe di mettere in discussione. Siamo passati dall’inciso nella rassegna stampa di radio Radicale di inizio aprile, ad una proposta netta, precisa e motivata che viene dalle colonne autorevoli di Milano Finanza. In sostanza si ritiene che gli insegnanti e gli impiegati pubblici non abbiamo patito alcun disagio economico con la crisi pandemica che ha investito l’Italia e sono le uniche categorie di lavoratori che mantengono e manterranno un reddito certo anche nei prossimi difficili mesi. Il fondo in questione non sarebbe di poco conto. Il totale del contributo di concreta solidarietà che si pensa di raggranellare si aggira intorno ai dieci miliardi…..continua a leggere

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

4 Risposte a “Statali, si fa largo l’idea del taglio agli stipendi che aiuti i privati”

  1. Il quotidiano Milano finanze ne fa’ una questione ideologica piu’ che basata su studio economico per il rilancio della macchina italia.
    Solo per il motivo che il dipendente pubblico non ha patito la crisi innescata dalla pandemia e’ da punire a prescindere.
    Questo è frutto della continua avversita’ verso i dipendenti pubblici che invece di lavoratori che operano per la collettivita’, sono considerati dei parassiti, sulle spalle dei privati che dicono di sostenere con le loro tasse, come se il dipendente pubblico in tutte le sue manifestazioni esistenziali non ne pagasse.
    Gli stipendi e le pensioni dei dipendenti pubblici a detta degli opinionisti e giornali , prevalentemente di sinistra, a quanto pare vengono pagati dai commercianti, partite iva, dipendenti privati, persino dagli extra comunitari regolarizzati.
    Quindi il Dipendente pubblico non ha ragione di esistere, poiche’ a detta di questi scienziati succhia solo denaro da queste categorie virtuose , sopratutto ” Oneste “. senza rendere alcun servizio.
    Propongo quindi l’abolizione degli uffici anagrafe, tributari, lavori pubblici, trasporti, urbanistici, scolastici, polizie municipali, palazzi di giustizia, assistenza ed attivita sociali, sanitarie ecc………
    Vediamo su cosa fondano il vivere comune. Tornerebbero al baratto ? all’occhio per occhio dente per dente, alle regie trazzere?
    Certo che ai caraibi a cortina , non trovi il dipendente comunale, statale, regionale, ma trovi il Dentista, l’avvocato, l’imprenditore, il ricco commerciante, tutti quelli che oggi vogliono l’aiuto del Dipendente pubblico. Con una differenza che il dipendente pubblico prende sempre lo stesso stipendio per decenni, queste categorie sopraelencate, aumenteranno i prezzi su tutte le forniture e/o prestazioni, recoperando in un anno tutto quello che hanno perso, a discapito appunto del Dipendente.
    Sono ancora in cerca delle mascherine, che non li fa il dipendente pubblico, ma li produce l’industriale con milionari ricavi e li commercializza il privato con ricariche ingiustificati.
    ch paga è il lavoratore dipendente pubblico e privato.
    Quindi giu’ le mani dagli stipendi e dalle pensioni, che servono per mantenere figli e nipoti, ai quali questa classe politica gli ha tolto il futuro.

  2. Confrontiamo la dichiarazione 2019. Tra pubblico e privato.vediamo chi ha evaso fi piu’. Perche” ancora non capisco il gioelliere che dichiara 500 euro.con cosa ha mangiato.perche’ non sommiamo le lloro spese fuori delle loro attivita” commerciali come auto di chiamare aziendali per le mogli e figli.

  3. mi sembra che il sig. Sanzone abbia centrato tutti i punti della questione. a pagare deve essere sempre il dipendente pubblico vuoi per il passaggio all’euro, vuoi per il blocco contrattuale per 15 anni, vuoi per dover pagare tutte le tasse ecc. ecc…. per quanto mi riguarda possono anche chiedermi di essere solidale ma solo se mi diminuiscono le ore settimanali per offrire piu’ opportunita’ ai giovani che ci sostituiranno tra qualche anno.

  4. Come sempre si utilizza il metodo più semplice. Prelevare dalle tasche dei dipendenti pubblici. Senza scalfire gli stipendi e vitalizi dei deputati. Nulla in contrario per una percentuale di solidarietà equa ed a tempo, sempre che i fondi raccolti vadano veramente ai lavoratori che hanno perso in questi dramma il lavoro o rischiano di perderlo. Ho seri dubbi che ciò avvenga. Poi se togli al dipendente pubblico, togli in automatico al privato, poiché sono soldi che mancheranno sul mercato, che invece di essere distribuito, verrebbe certamente concentrato tra i più forti. Magari alle imprese. Faccio una ultima riflessione vi ricordate che fino al 2019 le partite Iva dichiaravano un decimo del dipendente pubblico? Vi ricordate che un commerciante dichiarava 500 euro contro i 25/30.000 euro del dipendente pubblico. Ricordate il passaggio dalla lira all’ euro che ha impoverito il dipendente pubblico facendo arricchire chi aveva merce I magazzino? Spero che i sindacati si facciano sentire, almeno sulle percentuali poiché il 5 10 %. È una botta che impoverirebbe quelli che grazie agli stipendi già risicati, potrebbero fare riaprire i negozi, ristoranti ecc……

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