Crocetta guadagna meno di un usciere? Allora è per questo che non paga il famp!

Intervistato a «La Zanzara» su Radio 24, il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, dice di guadagnare 5.500 euro netti al mese: «Ho bisogno di una colletta, un usciere guadagna più di me».

Breve considerazione.

Dopo l’ultima esternazione del presidente, l’opinione pubblica si starà, in queste ore, chiedendo quanto guadagna un istruttore o un funzionario, o, peggio ancora, un dirigente.

E Romeo, giustamente commenta Se io fossi “usciere alla Regione”, sporgerei querela contro il presidente Crocetta per dichiarazioni false e tendenziose, in quanto lesive della dignità dei lavoratori di quella categoria: un “usciere alla Regione” NON guadagna 5.500 euro al mese.

Nonostante gli spot, Crocetta nella classifica dei governatori più amati

29 ottobre 2012-29 ottobre 2013. I primi dodici mesi del governo della “rivoluzione” sono stati costellati da promesse ancora tutte da realizzare. Eccole tutte, giorno per giorno. Dal dimezzamento dello stipendio del presidente alla vicenda Muos, passando per il taglio delle Partecipate. Che fine hanno fatto, poi, i Trinacria bond? E Tano Grasso?

Ma nonostante tutto il nostro presidente è ottavo nella classifica dei governatori più amati.

Il M5S presenta mozione di sfiducia contro politica di Crocetta fatta di annunci televisivi e nomine

I deputati pentastellati incontrano gli elettori a Villa Filippina: bocciano sonoramente il primo anno di governo regionale e rivelano alcuni curiosi retroscena di questi mesi.

Grillo si accorge che Crocetta non si è tagliato lo stipendio

Con un video, pubblicato sul blog di Beppe Grillo, dal titolo emblematico: “Crocetta ha mentito” i grillini denunciano la promessa mancata, il dimezzamento dello stipendio annunciato dal presidente della Regione a Ballarò subito dopo le elezioni.

Per chiudere con un confronto perfido: le foto di Crocetta e Barack Obama con i rispettivi stipendi. Con Crocetta in vantaggio di 24 mila euro.

Guarda il video sul sito di Beppe Grillo

La replica di Savona dopo la “cacciata”. “Amareggiato, accuse infondate”

“……l’Autorità Giudiziaria ha svolto approfondite indagini e mai – dico mai – sono stato oggetto di processi giudiziari sul caso in questione. Lascia pensare che una notizia così datata nel tempo, di molto precedente alla mia adesione al Gruppo dei Democratici e Riformisti ed alla mia recente nomina nel delicato ruolo di Presidente della Commissione spending review, venga adoperata soltanto adesso per ledere la mia immagine ed il mio ruolo nella Istituzione Parlamentare”.

Crocetta caccia Savona dalla sala del congresso Drs. “Qui c’è qualcuno che deve uscire”

La cosa strana è come mai Crocetta non abbia trovato nulla di ridire sulla recente nomina di Savona come presidente della Commissione spending review al posto del dimissionario Cracolici (Commissione spending review Savona nominato presidente).

Ma, cosa ancor più strana, c’era anche il presidente Crocetta, i primi di febbraio, appena otto mesi fa, a “benedire” la nascita nel nuovo gruppo all’Ars dei Democratici e riformisti. Allora, il nome di Riccardo Savona, e dei suoi presunti rapporti con l’imprenditore Nicastri erano noti da almeno due anni. Ma quel giorno, il governatore non chiese a Savona di uscire dalla sala stampa di Palazzo dei Normanni. Anzi, replicava stizzito a chi lo accusava di aver messo in moto, con l’aiuto determinante di Totò Cardinale un vero e proprio “mercato delle vacche”….L’amore finito tra Savona e Crocetta

Lungi dal voler difendere Savona, ma la mia impressione è che il presidente è sempre in cerca dello “scoop a effetto” e, ingenuamente, Savona gliene ha fornito l’occasione (A quel punto Riccardo Savona, deputato regionale dei Drs, si è alzato e ha abbandonato il congresso mentre la gente presente in sala si alzava e applaudiva Crocetta).

Riparte il dialogo tra Crocetta e i sindacati (confederali). Ma dialogo su cosa?

Lungo vertice ieri sera a Palazzo d’Orleans tra il governatore e i segretari regionali dei confederali.

Tanti gli argomenti trattati, dalla manovra di bilancio, alla stabilizzaizone dei precari. Focus anche sul futuro dei forestali, una realtà da rivoluzionare razionalizzando la spesa e salvaguardando l’occupazione.

Silenzio assoluto sui dipendenti regionali.

Del resto, come viene sbandierato a destra e a manca, noi siamo i “privilegiati”!

nemo propheta acceptus est in patria sua

“Può un uomo combattere la mafia e i poteri inamovibili, e sopravvivere?”. Comincia con questa domanda un lungo articolo dedicato al governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, in prima pagina sull’International Herald Tribune, l’edizione internazionale del New York Times, descrivendone la battaglia per il cambiamento, la lotta alla corruzione e le sfide alla mafia. L’autore del lungo profilo di Crocetta, Marco De Martino, spiega di aver trascorso otto giorni con il presidente della Regione siciliana e ne ripercorre la storia: dall’infanzia alla guida dell’amministrazione di Gela, dalle minacce di morte al Palazzo dei Normanni.

Intanto in Sicilia viene contestato.

No Muos Day: cori contro Crocetta.

Il PD toglie il sostegno a Crocetta ma i suoi assessori restano al loro posto

Il Pd ritira il sostegno in Sicilia al governo di Rosario Crocetta…..Regione Sicilia, Pd toglie il sostegno a Crocetta Il presidente: non sono il “pupo” di nessuno… La direzione ha votato a maggioranza la relazione del segretario regionale Giuseppe Lupo; soltanto sette i voti contrari. Con questo voto, il partito chiede ai quattro assessori che lo rappresenta in giunta di dimettersi: si tratta di Luca Bianchi (Economia), Nelli Scilabra (Formazione), Mariella Lobello (Ambiente) e Nino Bartolotta (Infratrutture). Chi non lo farà rimarrà a titolo personale e sarà deferito ai garanti del partito.

Ma nonostante la minaccia della direzione del PD ai propri assessori “Chi non esce dalla giunta è fuori dal Pd”, gli assessori del PD restano al loro posto….Dimissioni lontane per i 4 assessori Ma adesso a Crocetta mancano i numeri all’Ars…. Nel frattempo arriva il soccorso anche del centrodestra….Gli assessori del Pd rimangono al loro posto. Dal centrodestra segnali d’apertura al presidente….