Bianchi presenta la manovra bis ai sindacati

Comunicato stampa del 5 marzoL’assessore regionale all’Economia ha illustrato la manovra finanziaria ai sindacati.

Lungi dal volere apparire come il paladino del governo, in tanti dimenticano (e mi riferisco a quei sindacati che hanno bocciato senza appello la manovra) che la “coperta” è troppo corta. Era necessario operare delle scelte (dato che la Sicilia non può stampare moneta).

Pertanto, in attesa della conclusione della trattativa Stato-Regione relativa alle risorse che dovrebbero essere trasferite alla Sicilia, la manovra è incentrata, quasi esclusivamente, al superamento dell’emergenza stipendi per il personale degli Enti.

Previsto anche lo “scongelamento” della quota famp bloccata dalla prima manovra finanziaria.

Azzerata quasi del tutto l’ex tabella H.

Sicilia. Finanziaria bis. Ma il decreto legislativo spalma debiti esiste?

Ars-vuota-foto-di-giorgio-ciaccio-624x300Quasi pronta la finanziaria bis che prevede l’accensione di un mutuo trentennale da un miliardo per il ripianamento dei debiti della Regione nei confronti delle imprese creditrici.

A parte ciò, secondo quanto si apprende dalla stampa, il governo utilizzerà circa 300 milioni che il governo nazionale avrebbe sbloccato  approvando il decreto legislativo che consente di “spalmare” in dieci anni (per la Sicilia saranno undici) i ‘debiti’ legati a somme iscritte in bilancio come entrate ma ormai impossibili da incassare (i cosiddetti residui attivi inesigibili).

Una curiosità!

Ma il decreto legislativo spalma debiti esiste?

Finanziaria bis. Bianchi chiede pazienza. Facile chiedere di aspettare quando chi parla ha la pancia piena

L’assessore aveva annunciato la presentazione della nuova manovra entro metà febbraio. Ma di quel testo non c’è traccia. “Spero di portarlo all’Ars già la prossima settimana”, dice il responsabile dell’Economia. Ma i deputati sono pessimisti: “Ci vorrà almeno un mese”. Così, gli stipendi di migliaia di siciliani rischiano di non arrivare ancora per un po’.

La verità è che la voragine nei conti della regione dovrà imporre delle scelte dolorose che nessuno, in piena campagna elettorale per le europee, vuole fare. Con le promesse e la speranza si ottiene più consenso.

L’ex assessore Armao sull’impugnativa: non si è tenuto conto di norma che ha introdotto pareggio bilancio

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Per l’ ex assessore al Bilancio Gaetano Armao, però, tutto questo si poteva evitare. Nel preparare la bozza di bilancio non si sarebbe tenuto conto che nel 2012 «è stato modificato l’ articolo 119 della Costituzione, introdotto il pareggio di bilancio, istituiti pesanti vincoli comunitari per il nostro paese, rafforzati con il fiscal compact, il rientro drastico del debito pubblico. Ci siamo fatti cogliere impreparati e abbiamo gettato la colpa al Commissario”.

Caos Finanziaria Roma salva la Regione ma i soldi non bastano

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Il decreto di Palazzo Chigi sblocca 350 milioni dei 500 impugnati: decine di enti in bilico.

IL GOVERNO Crocetta è al lavoro sulla nuova manovra che dovrà essere portata all’ Assemblea regionale per mettere una pezza alla buco di bilancio da 500 milioni di euro creato dopo l’ impugnativa del commissario dello Stato, Carmelo Aronica. Ma la coperta è corta e l’ assessore all’ Economia Luca Bianchi avverte: «Non ho intenzione di presentare una nuova Finanziaria con decine di articoli ed emendamenti, faremo operazioni chirurgiche per dare risposte a emergenze», dice dopo aver incassato ieri la modifica votata dal Consiglio dei ministri a un decreto legislativo sui residui attivi, che consentirebbe alla Sicilia di liberare parte delle risorse impugnate.

Pubblicata nella Gurs la finanziaria senza le parti impugnate

Sono stati pubblicati oggi sulla Gazzetta Ufficiale n. 5 del 31 gennaio 2014 la Legge di Stabilità e il Bilancio di previsione della Regione siciliana per l’anno finanziario 2014 e il bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016 senza le parti impugnate dal commissario dello Stato.

Sulla finanziaria impugnata si fa sentire anche la Cisl

‘Sarò il Sindaco dei siciliani’, ma la Regione è tutt’altro che un più o meno piccolo comune e i risultati sono di pubblica evidenza. Manifestiamo una forte delusione per quanto visto in questo primo periodo di legislatura e il fatto che i precedenti governi abbiano saccheggiato le già scarse risorse della Sicilia e nulla abbiano fatto per avviare nuove linee produttive certamente più adatte alla vocazione tipica di una grande civiltà siciliana (turismo, beni culturali, paesaggi e riserve naturali) era noto a tutti, anche all’attuale presidente della Regione. La sua elezione seppur risicata, d’altra parte, è stata certamente dovuta alla volontà di cambiare oltre che le leggi anche i comportamenti, il modo di intendere l’amministrazione della cosa pubblica”.

CROCETTA PUBBLICA VENERDÌ LA FINANZIARIA NON IMPUGNATA?

Le notizie che vengono da Roma sono contraddittorie. La versione di Crocetta lascia margini all’ottimismo, ma c’è, invece, chi vede ancora alcuno sbocco positivo. Giovedì è prevista l’apertura di un tavolo tecnico al ministero degli Affari regionali, con il ministro Del Rio e un sottosegretario all’Economia.All’incontro è stato invitato anche il Commissario dello Stato, Carmelo Aronica, in accordo con il presidente della Regione, ma è improbabile che Aronica partecipi alla riunione, la cui disponibilità del si ferma agli incontri informali. La procedura dell’impugnativa, infatti, è stata avviata e non può essere messa in discussione per un input politico.

Finanziaria bocciata, domani tavolo tecnico per la soluzione

ROMA. La vicenda della finanziaria della Regione Siciliana impugnata dal Commissario dello Stato verrà affrontata domani nel corso di un tavolo tecnico che si terrà, a partire dalle ore 15, al Ministero degli Affari Regionali, alla presenza tra gli altri del titolare del dicastero Graziano Delrio e, per l’amministrazione isolana, dell’assessore all’Economia Luca Bianchi. Lo ha reso noto il ministro per la P.A. Gianpiero D’Alia al termine del confronto a Palazzo Chigi con il governatore della Sicilia Rosario Crocetta.
“Si è trovata una buona soluzione che definisce un percorso con un tavolo tecnico che individua in un rapporto sereno e di leale collaborazione tra governo regionale, centrale e Commissario dello Stato, tutti gli strumenti per garantire i servizi essenziali alla Sicilia e un percorso virtuoso di risanamento economico e finanziario che la Regione ha già iniziato ma che deve portare avanti con determinazione e costanza”. Lo ha riferito il ministro per la Pubblica Amministrazione Gianpiero D’Alia al termine dell’incontro tra governo e Regione Siciliana terminato da pochi minuti a Palazzo Chigi.
Nel corso del tavolo tecnico, ha spiegato il ministro, “si farà una verifica voce per voce per individuare soluzioni che garantiscano la spesa delle risorse, ma anche che non ci siano buchi nel bilancio della Regione. Il tavolo tecnico – ha aggiunto D’Alia – vedrà la partecipazione del Mef anche per quanto riguarda i cosiddetti residui attivi”.
Secondo il ministro il tavolo rappresenta quindi “un percorso chiaro: il presidente Crocetta sa cosa deve fare lui e lui sa cosa stiamo facendo noi”. Sul ruolo del Commissario di Stato, il ministro ha osservato “che ogni operato è criticabile, ma va rispettato il suo ruolo costituzionale e tra l’altro – ha aggiunto in conclusione – è bene ricordare che il Commissario ha operato per garantire la tenuta dei conti pubblici”

Fonte: http://www.gds.it/gds/sezioni/politica/dettaglio/articolo/gdsid/317608/

Vertice a Roma. Le spese impugnate potranno essere sbloccate.

Si è sbagliato il Commissario dello Stato o si stanno “inventando” coperture che non ci sono mettendo il bavaglio al Commissario dello Stato?

Conoscendo il valore, la correttezza, ma, soprattutto, l’onestà dei politici nostrani sono sicuro che si è sbagliato il Commissario.

29/01/2014 –

Stipendi, verso la soluzione: le spese impugnate potranno essere sbloccate

di GIACINTO PIPITONE

PALERMO. Le risposte che Crocetta attendeva sono arrivate. Il vertice fra il governo regionale e quello nazionale si è appena concluso e il presidente della Regione avrebbe avuto la certezza che le spese impugnate potranno essere sbloccate.
Anche se sulle procedure da seguire c’è ancora qualcosa da mettere a punto e sarà necessario un nuovo incontro, domattina.
A Roma si sono incontrati oggi Crocetta, l’assessore Luca Bianchi, i ministri dell’Economia e degli Affari Regionali – Fabrizio Saccomanni e Graziano Delrio – e il vicepremier Alfano. Presente anche Gianpiero D’Alia, ministro per la Pubblica amministrazione. “E’ stata fatta un’analisi delle norme impugnate e – sottolinea Bianchi – è stato accertato che dal punto di vista degli equilibri di bilancio tutte le spese che la Regione aveva inserito in Finanziaria sono sostenibili”. Inoltre il governo nazionale ha confermato che sarà risolto a livello nazionale, cioè con una norma valida per tutte le Regioni, il problema dei residui attivi: le somme iscritte fra le entrate in bilancio ma che sarà difficilissimo incassare. I residui attivi in Sicilia valgono 15 miliardi e almeno 3 è già certo che non entreranno mai. Da qui l’obbligo di cancellarli e prevedere misure compensative del buco che ne nascerà. E’ uno dei motivi principali dell’impugnativa del Commissario dello Stato.
Forti di queste prime rassicurazioni Crocetta e Bianchi incontreranno domani i tecnici del ministero degli Affari regionali per fissare il cammino che porterà allo sblocco di tutti o quasi i 570 milioni rimasti impigliati nell’impugnativa del Commissario dello Stato. C’è da decidere, come sembra ormai probabile, se bisognerà riapprovare le norme all’Ars.
Solo dopo questi passaggi verrà pubblicato il bilancio e la parte della Finanziaria non soggetta a obiezioni del Commissario dello Stato. Da qui il rinvio della pubblicazione, che era prevista per oggi. Ci sarà quindi un ulteriore ritardo nel pagamento degli stipendi, che per ora restano bloccati, ma Bianchi assicura che si tratta ormai di pochi giorni.

ARONICA. Il Commissario dello Stato, Carmelo Aronica, non parteciperà all’incontro di domani al ministero degli Affari regionali per decidere come salvare le norme della Finanziaria impugnate.
Malgrado in un primo momento il governo regionale avesse auspicato la sua presenza, il prefetto Aronica non può infatti partecipare a incontri con soggetti di cui è poi chiamato a valutare gli atti. Nè il Commissario potrebbe ritirare l’impugnativa (in tutto o in parte). In ogni caso quindi, secondo quanto si apprende, il governo dovrà tornare all’Ars per una nuova legge che corregga le norme impugnate alla luce delle nuove direttive che verranno stabilite domani dal tavolo tecnico al ministro degli Affari regionali.