Ieri l’Ars ha approvato il nuovo tetto alle retribuzioni dei dipendenti pubblici. Dai dirigenti generali a quelli delle partecipate: ecco chi rischia, presto, di ricevere una busta paga molto più leggera. Ma per qualcuno, quella norma è solo un bluff.
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Attenzione!
La lotteria è stata vinta.
Il problema che pone l’articolo non è se le retribuzioni siano “sudate” o meno, ma se l’amministrazione possa incorrere nella condannata alle spese legali in caso di soccombenza nella eventualità di ricorsi visto che, ai sensi dell’art. 14 dello Statuto siciliano, i dipendenti della Regione siciliana non possono avere un trattamento economico inferiore a quello dei dipendenti dello Stato. Per il resto ti rimando a quanto ho scritto in tempi non sospetti (http://benedettomineo.altervista.org/ecco-come-si-e-allargata-nel-corso-degli-anni-la-forbice-stipendiale-tra-comparto-e-dirigenza-in-attesa-dei-rinnovi-contrattuali-esaminiamo-il-cammino-delle-retribuzioni-del-comparto-e-della-dirigenz/)
Anche se certi “diritti acquisiti” rappresentano un autentico pugno allo stomaco di migliaia di altri dipendenti pubblici?
A tutti questi “miracolati” vorrei chiedere: siete proprio sicuri di esserveli meritati, tutti quei soldi?
Quanto guadagnavate, prima di vincere la lotteria di quegli incarichi?