Ultimatum al Governo. I diritti acquisiti non si toccano

comunicato 25 febbraio 2015 congiunto defSi è concluso, oggi (ieri), nel tardo pomeriggio, il secondo incontro con il Governo regionale per la definizione del DDL di Stabilità all’interno del quale sono contenute tutta una serie di norme relative al personale.

La nuova bozza, però, non contiene nessuna delle osservazioni già poste al tavolo nella precedente riunione a cominciare dalla mancata programmazione di una seria politica di valorizzazione del personale, al rispetto dei diritti in materia pensionistica anche nei pensionamenti anticipati, allo stop a incursioni legislative in materie contrattuali, all’erogazione dei bienni economici riconosciuti nello Stato.

I sindacati si sono dichiarati disponibili (FERMO RESTANDO L’ATTUALE SISTEMA DI CALCOLO DEL TRATTAMENTO PENSIONISTICO) ad accettare una penalizzazione, che deve essere quanto più possibile contenuta per essere realmente efficace, per coloro che, VOLONTARIAMENTE, vorranno andare in pensione con i requisiti pre-fornero chiedendo il prolungamento della finestra di fuoriuscita fino al 2020.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

2 Risposte a “Ultimatum al Governo. I diritti acquisiti non si toccano”

  1. Questo governo, ho la brutta sensazioneke, verso i dipendenti, sta attuando il gioco delle “tre carte”. Una vergogna ke intenzioni hanno, benedetto, teniamo duro e come diciamo noi siciliani “SCATTIAMU GIUSTI”, NON SI TOLLERANO E NON SI TOLLERERANNO SORPRUSI DA PARTE DI QUESTI………………………………………………………………………..Se i diritti acquisiti valgono per loro, non vedo il motivo , ASSOLUTAMENTE, xke’ per noi devono non valere. LOTTA DURAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

  2. E’ tutta quì la rivoluzione e il contenimento della spesa alla Regione Siciliana…???? Bravi ma dove hanno studiato questi grandi economisti al Cepu x corrispondenza…??? Secondo questi scienziati, un lavoratore alla soglia della pensione, spesso monoreddito, almeno 60enne, con lo stipendio bloccato da oltre 10 anni, va volontariamente via con 250/300 € in meno nella pensione urlando di gioia perchè non può pagare più il mutuo, gli studi ai figli o le cure mediche (vista l’età)….???? X dirla alla Totò : ma mi faccia il piacereeeeeeeeeee. Sapete che succederà.?? Nessuno andrà via x non perdere lo stipendio attuale, str, piano di lavoro, buoni pasto, ecc ecc…almeno x 10 anni si manterrà lo stesso reddito e poi si vedrà. Il piano di Baccei non è un piano reale ma solo parole di fantasia x riempire i giornali….. gli uffici rimarranno pieni di funzionari/zombi efficientissimi, sempre presenti (forse), muniti di catetere e pannoloni sino a 70 anni. Viva la Regione viva la RIVOLUZIONE :-((

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