Senza il Commissario dello Stato la Regione sarebbe già fallita ma, in queste ore si discute della sua abolizione

Il commissario dello Stato potrebbe avere le ore contate. O meglio, la sua prerogativa di impugnare le norme votate dall’Assemblea regionale prima della loro pubblicazione.

La Corte Costituzionale è riunita in camera di consiglio proprio per decidere in merito al mantenimento del regime di controllo sulle leggi regionali siciliane previsto dallo Statuto speciale della Regione Siciliana. La questione di legittimità costituzionale in via principale è stata posta con un’ordinanza del maggio scorso. La decisione dei giudici costituzionali, relatore il siciliano Sergio Mattarella, si apprenderà nelle prossime ore.

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Senza il Commissario dello Stato la Regione sarebbe già fallita

A Palermo chiude Frette. Un altro negozio storico travolto dalla crisi

Frette srl, la società italiana leader nel settore della biancheria di lusso per la casa, ha annunciato la chiusura di tutti e cinque i punti vendita in Sicilia e l’esubero di 17 dipendenti, per i quali è stata aperta la procedura di licenziamento collettivo. La Sicilia è una delle regioni più colpite dal piano di riorganizzazione della società, che ha previsto la chiusura complessiva di 24 punti vendita in Italia su 34, con un esubero di 84 lavoratori su 220.

Liquidazione buonuscita e anticipo buonuscita. Manca la liquidità o manca il CdA del Fondo?

EuroMi sembra doveroso un breve chiarimento sulla questione del ritardo nella liquidazione delle buonuscite e anticipo buonuscita rispetto anche ad alcuni commenti postati su questo blog.

La questione sta in questi termini.

Le buonuscite per il personale andato in pensione sono pronte per essere pagate senza dovere attendere la nomina del nuovo CdA, ma il Bilancio non ha ancora effettuato le necessarie variazioni per mancanza di liquidità.

Per quanto riguarda l’iter per il pagamento dell’anticipo buonuscita come anche quello relativo alla rideterminazione delle pensioni, anche in questi casi l’istruttoria delle pratiche è conclusa, ma è necessaria l’approvazione da parte del CdA (nelle more della nomina del CdA il Cobas/Codir ha chiesto la designazione di un commissario ad acta). Ma, anche in questi casi, ammesso e non concesso che il CdA fosse in carica o che fosse già stato nominato il commissario ad acta, ci sarebbe sempre il problema della mancanza di liquidità.

Stiamo seguendo costantemente la situazione..