Ape (anticipo pensionistico). Ecco quanto si perde anticipando la pensione

Ape
La Sicilia del 12 settembre 2016. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

Il sistema di anticipo pensionistico che dovrebbe entrare in vigore dall’anno prossimo permetterà a tutti i lavoratori nati tra i 1951 e il 1954 di andare in pensione in anticipo di uno, due o tre anni e sette mesi, accollandosene però in parte il costo.

Infatti chi richiede l’Ape sottoscrive un prestito previdenziale ventennale, che avrà un costo variabile a seconda dell’ammontare della pensione e della durata dell’anticipo (si va dal 4-5% fino al 15%). L’anticipo pensionistico sarà tuttavia completamente gratuito per i disoccupati e i lavoratori in condizioni disagiate. La rata di ammortamento (è un’altra novità di oggi) dovrebbe inoltre essere azzerata per le pensioni che arrivano a 1.200 euro netti, mentre oscillerà tra i 50 e i 60 euro al mese per venti anni  per tutti gli altri per gli anticipi di un anno, e salirà ulteriormente a 150-200 euro al mese se l’anticipo sarà invece di tre anni.

Ecco la seconda versione dell’Accordo FAMP 2016 proposto oggi (ieri). Aumentano le estrapolazioni

Ipotesi accordo famp 2016
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Ancora una volta, abbiamo assistito alla solita pantomima del tipo “chi più ne ha più ne metta” nel senso che è stata presentata una seconda bozza di accordo nella quale sono state proposte, addirittura, ancora più estrapolazioni a monte rispetto la bozza della settimana scorsa: estrapolazioni (ovvero risorse sottratte dalle somme destinate ai piani di lavoro di tutti i dipendenti) richieste dalle varie segreterie dei dirigenti generali per “sanare”, in molteplici casi, la generosa elargizione di straordinari senza prima alcun passaggio sindacale.

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