La precarizzazione e la fine della dirigenza indipendente. Primo effetto della riforma Madia

ItaliaOggi del 27 agosto 2016. La precarizzazione della dirigenza
ItaliaOggi del 27 agosto 2016

Il 26 agosto u.s è stato trasmesso al Parlamento lo schema di decreto legislativo sulla riforma della dirigenza della Repubblica.

Luigi Oliveri in un articolo pubblicato sul quotidiano ItaliaOggi, ripreso e approfondito anche nel suo blog ha analizzato la riforma dell’accoppiata Renzi-Madia.

Il titolo scelto è eloquente: “I dirigenti squillo, al servizio della politica”.

Secondo Oliveri la riforma sovverte tutti gli ordinari schemi contrattuali e normativi. Il rapporto di lavoro dei dirigenti, infatti, continua ad essere chiamato “a tempo indeterminato ma, in realtà, assume la forma di un contratto “a chiamata” privando i dirigenti di un datore di lavoro ben individuato e stabile.

Lo schema di riforma prevede il licenziamento senza giusta causa. Una precarizzazione che col “merito” ha pochissimo a che vedere

Dirigenti Pa, riforma al via. Ruolo unico e mandati a tempo

Il Sole 24 Ore del 26 agosto 2016. Riforma dirigenza
Il Sole 24 Ore del 26 agosto 2016. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

Varato in Cdm il decreto che cambia le regole per i dirigenti pubblici.

Istituiti ruoli unici a cui si accede per concorso e da cui Stato, Regioni, enti locali e authority sceglieranno i propri dirigenti con selezioni pubbliche, per quattro anni rinnovabili una volta in caso di valutazione positiva.

Per chi non ottiene incarichi è invece prospettato un parcheggio, che darà diritto alla sola retribuzione di base (senza quindi il trattamento accessorio, che vale dal 40 al 70% dello stipendio a seconda dei casi) e che può portare addirittura all’uscita dal ruolo se il dirigente in stand by non partecipa a un numero minimo di selezioni oppure rimane senza incarico per sei anni. Per evitare di uscire dalla Pubblica amministrazione, il dirigente potrà però rinunciare alle proprie stelline e farsi inquadrare nel ruolo di funzionario.

Ai dirigenti di prima fascia è stato riservato il 30% dei posti nei bandi emessi con le nuove regole.

  • Il Sole 24 Ore – Dirigenti, primo sì alla riforma Ai «top» il 30% degli incarichi