Programma assistenziale per l’anno 2014 a favore del personale dell’Amministrazione regionale in servizio o in quiescenza

È stato pubblicato nella Gurs n. 36 del 29 agosto 2014 il Programma assistenziale per l’anno 2014 a favore del personale dell’Amministrazione regionale in servizio o in quiescenza, dei familiari a carico, nonché dei titolari di pensioni indirette o di reversibilità o di assegni vitalizi obbligatori o di assegni integrativi.

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Gli interventi previsti dal bando programma assistenziale anno 2014 riguardano:

– i dipendenti di ruolo dell’Amministrazione regionale e i propri familiari fiscalmente a carico;

– i titolari di pensione diretta a carico del bilancio della Regione siciliana e i propri familiari fiscalmente a carico;

– i titolari, anche pro quota, di pensione indiretta o di reversibilità ovvero di assegno vitalizio obbligatorio o di assegno integrativo a carico del bilancio della Regione Siciliana ed i propri familiari fiscalmente a carico;

– i dipendenti con rapporto di lavoro diretto e non mediato con la Regione siciliana ed i propri familiari fiscalmente a carico;

Di seguito le precedenti categorie di personale saranno indicate con il termine ”dipendenti regionali”.
Per familiari a carico si intendono coloro che nel 2013 hanno posseduto un reddito complessivo non superiore a euro 2.840,51:
• il coniuge non legalmente ed effettivamente separato;
• i figli anche se naturali riconosciuti, adottivi, affidati o affiliati;
• il coniuge legalmente ed effettivamente separato;
• i minori in affidamento preadottivo;
• i seguenti altri familiari se, oltre a non superare il limite di euro 2.840,51 di reddito, convivano con il dipendente o con il titolare di pensione diretta, indiretta o di reversibilità ovvero di assegno vitalizio obbligatorio o di assegno integrativo:
a) i discendenti dei figli;
b) i genitori e gli ascendenti prossimi, anche naturali;
c) i genitori adottivi;
d) i generi e le nuore;
e) il suocero e la suocera;
f) i fratelli e le sorelle, anche unilaterali.

Ai dirigenti regionali che ottengono un incarico aggiuntivo spetta solo la metà del compenso

DirigenteUn esposto anonimo rilancia il caso sollevato da Livesicilia nei mesi scorsi. Il responsabile della Funzione pubblica regionale chiede dati e cifre di migliaia di pratiche. C’è il sospetto che pochissimi dirigenti abbiano rispettato la legge che impone loro, per qualsiasi incarico esterno, di versare la metà del compenso in un fondo regionale.

Servizio sostitutivo di mensa mediante buoni pasto elettronici. Siamo al traguardo

Card mensaOrmai dovrebbe essere tutto pronto.

Giorno 3 settembre gli utenti abilitati all’utilizzo del sistema informatico di gestione del servizio mensa (i soggetti incaricati presso ciascun dipartimento) saranno convocati presso il Dipartimento Funzione Pubblica. Nel corso di tale riunione verrà illustrato il funzionamento del software che è già pronto e funzionante.

Dal 5 settembre i soggetti incaricati potranno predisporre le bozze degli ordinativi con il numero dei buoni pasto maturati per ciascun dipendente, distinguendo tra rientri obbligatori e rientri in plus orario.

Ciascun incaricato troverà già pre-caricati nel programma i nominativi dei dipendenti del proprio dipartimento.

Ogni dipendente riceverà sulla propria mail user e password per accedere alla propria pagina su cui potrà visualizzare il numero di buoni mensa caricati, quelli spesi e l’eventuale residuo.

Governo Crocetta. Il governo della rivoluzione o quello della continuità con il passato? Squadra che vince non si cambia

Ottimo articolo di LiveSicilia a firma di Accursio Sabella in cui viene messa in luce la continuità di questo governo con i due precedenti governi Cuffaro e Lombardo.

Gianni Silvia, nuovo direttore della Formazione è solo l’ultimo esempio. Il governo della rivoluzione si affida a dirigenti e politici che hanno recitato ruoli di primo piano durante le ere Cuffaro e Lombardo. Alla faccia della “rivoluzione”. Tutti i nomi.

Crocetta sceglie i nuovi dirigenti dirigenti generali

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Al posto della Corsello alla Formazione andrà l’ex capo di gabinetto del governatore che lascia il proprio posto al capo della segreteria tecnica. Anche Lupo (Acque e rifiuti) in uscita, al suo posto andrà Munafò. Ma in questo caso si potrebbe attendere ancora qualche settimana.

Altro che flessibilità e allentamento del rigore. Schauble: Draghi frainteso

Altra doccia gelata per Renzi che aveva plaudito alle parole di Mario Draghi….(Renzi: “Bene Draghi, strumenti di flessibilità per chi fa le riforme”)…. il quale aveva parlato di flessibilità per chi fa le riforme, affermando che la Banca centrale è pronta a fare la propria parte per rafforzare la domanda e aiutare la ripresa nell’Eurozona con strumenti non convenzionali su inflazione….(Draghi: “Ripresa, usare flessibilità che già esiste. Riforme lavoro non rinviabili”)….

Per il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, considerato un falco del rigore, le recenti dichiarazioni di Mario Draghi sulla necessità di un allentamento delle politiche di austerity «sono state interpretate troppo in una direzione». Lo ha detto al quotidiano locale Passauer Neue Presse. «Conosco Draghi molto bene, credo sia stato frainteso», ha aggiunto….(Schauble: Draghi frainteso, servono rigore e riforme)…..In sostanza, nessun cambio di rotta della Bce.

Acqua, acqua, fuocherello. Et voilà, saltano fuori le risorse dello “Sblocca Italia”.

Ecco le principali misure previste dal decreto “Sblocca Italia”.

Norme per il finanziamento delle infrastrutture, sgravi fiscali per l’efficienza energetica, fondi per l’ambiente e misure per la dismissione delle società partecipate. Sono i principali punti dello Sblocca-Italia, il decreto che venerdì prossimo sarà in Cdm, e su cui il governo sta ancora lavorando.

“Sblocca Italia”. Il libro dei sogni. I soldi che prima non ci sono e che poi, in parte, saltano fuori. Da dove?

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La vera secchiata d’acqua gelida è arrivata ieri, nel primo incontro tra Renzi e Padoan al ritorno dalle ferie: non ci sono risorse aggiuntive, soldi freschi, tesoretti, fiche a sorpresa da puntare sulla ruota dell’anno in corso. Il controllo della spesa, di qui a dicembre, deve essere ferreo. Troppo grosso il rischio di sforare il 3% nel rapporto tra deficit e Pil, in pratica già raggiunto. Troppo alta la probabilità di infrazioni europee, proprio ora che Bruxelles si avvia a concedere flessibilità ai paesi riformatori e virtuosi. Attenzione dunque ai cordoni della borsa. 

Ma la task force che si sta occupando delle coperture allo “Sblocca Italia” ha scovato, tra fondi inutilizzati e vecchie delibere, un tesoretto di 3,9 miliardi. Circa 2,3 risultato della somma di una serie di stanziamenti di fondi mai utilizzati dal 1998 ad oggi. E 1,6 in una delibera del Cipe per la depurazione di aree del Sud Italia. Soldi che, secondo le stime dei tecnici, sarebbero sufficienti per aprire, già entro il 2014, ben 574 cantieri in tutta Italia. Somme cui si andrebbero ad aggiungere ulteriori 110 milioni per le alluvioni nelle aree metropolitane. 

In sostanza si tratterebbe di fondi stanziati e mai spesi.

I sindacati: «I distacchi nell’Isola sono già stati tagliati»

Contestati i dati sui congedi che sarebbero 10 volte superiori al resto d’Italia (di G. Var.)

PALERMO. I dati che vedono la Sicilia beneficiare di un numero dieci volte superiore di permessi sindacali rispetto al resto d’Italia sono stati contestati dai sindacati. Secondo i Cobas-Codir e Sadirs, le sigle autonome più rappresentative, «già molto tempo prima del governo Renzi, la Sicilia ha tagliato i permessi – spiegano Marcello Minio, Dario Matranga e Fulvio Pantano -. Dalle 35 mila giornate del 2011 si è passati alle 18.375 del 2014. Non possiamo fare ancora tagli, altrimenti sfociamo in un regime autoritario. In Sicilia, i sindacalisti regionali seguono trattative che nelle regioni a statuto ordinario sono curate dai ministeri».

Per il leader regionale della Cisl, Maurizio Bernava, la riforma, prima ancora del taglio dei permessi, deve prevedere «la chiusura dell’Aran». La Uil Sicilia, con Gianni Borrelli e il segretario generale Claudio Barone, si dice «d’accordo alle elezioni delle Rsu». Secondo la Cgil, dimezzando il numero dei distacchi si infligge un duro colpo ai diritti dei lavoratori – spiegano Michele Palazzotto e il segretario regionale Michele Pagliaro -. Parlare di tagli dei permessi è un pretesto dietro cui si nasconde l’inefficienza della Regione».