La Sicilia non sa spendere e diventa sempre più povera. Bruxelles ha individuato i colpevoli

Secondo la direzione generale Affari regionali della Commissione europea il corto circuito tra “alti dirigenti amministrativi” e “politici” è all’origine del cattivo uso di quanto l’Unione europea mette a disposizione dell’Italia (Il Fatto Quotidiano Fondi Ue, Bruxelles: “La politica italiana stia fuori dalla gestione dei soldi”).

“Questo legame finisce spesso per orientarsi verso interessi di parte, col risultato di uno scarso impatto sullo sviluppo del territorio”. Non potevano essere più chiari i tecnici della DG Regio della Commissione, che individuano e mettono nero su bianco i punti deboli dell’amministrazione italiana dei soldi europei: “elevata influenza della politica nella fase di gestione e attuazione degli aiuti”, “distorsioni nei comportamenti e nelle scelte amministrative”, “poca trasparenza che consente di mascherare inefficienza e discrezionalità”, “cattiva organizzazione degli uffici”, “mancanza di vera responsabilità di performance” ed “eccessiva preoccupazione per gli aspetti amministrativi-giuridici che portano a bandi e procedure confuse e piene di formalismi inutili“. Insomma, chi più ne ha più ne metta.

Una situazione ancora più grave nel Mezzogiorno d’Italia.

Oggi i dati dell’ufficio statistica del dipartimento Economia della Regione, pubblicati nella relazione sullo stato dell’economia in Sicilia nel 2012 che confermano il trend negativo.

In arrivo una task force e un (altro) commissario per la “spending review”. Che Dio ci aiuti!

A Cernobbio il Ministro dell’Economia dice che il rigore non sarà allentato e il governo pensa di chiamare un esperto, a spese dei contribuenti, per tagliare gli sprechi dello Stato. Ma che fine ha fatto Bondi?

È in arrivo, inoltre, una task force con Bankitalia, Istat e Corte dei Conti per i tagli alla spesa pubblica.

“Italia fuori dalla recessione entro fine anno”? I dati dicono altro

Il responsabile del Mef Fabrizio Saccomanni rimane convinto che l’economia italiana abbia ormai effettuato il giro di boa, uscendo dall’annosa fase di recessione.

Ma i dati dicono altro.

 

Nuove regole per il reclutamento dei dirigenti e dei funzionari delle pubbliche amministrazioni

Sono entrate in vigore il 9 luglio 2013 le nuove regole per il reclutamento e la formazione dei dirigenti e dei funzionari delle pubbliche amministrazioni fissate dal Dpr n. 70 del 16 aprile 2013 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 24 giugno 2013, n. 146) a norma dell’art. 11, del Dl n. 95 del 6 luglio 2012, convertito, con modificazioni, con L. n. 135 del 7 agosto 2012.

Per entrambe le finalità si è creato un Sistema unico incentrato su sei plessi: la Scuola nazionale dell’amministrazione (nuova denominazione impressa alla Scuola superiore della pubblica amministrazione), l’Istituto diplomatico «Mario Toscano», la Scuola superiore dell’economia e delle finanze, la Scuola superiore dell’amministrazione dell’interno (SSAI), il Centro di formazione della difesa e la Scuola superiore di statistica e di analisi sociali ed economiche.

Ai predetti istituti è fatto obbligo di rivolgersi per le nuove assunzioni e l’aggiornamento del personale a tutte le Amministrazioni dello Stato, anche a ordinamento autonomo, ed agli enti pubblici non economici, con l’eccezione dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili, degli avvocati e procuratori dello Stato, del personale militare, delle Forze di polizia e dei vigili del fuoco.

In Italia tasse record. Ogni italiano paga 12mila euro l’anno

Quest’anno la pressione fiscale ha superato il 44 per cento del Prodotto interno lordo, quasi 13 punti in più rispetto al 1980. Ma quella reale supera ampiamente il 50 per cento. Il gettito contributivo, nello stesso periodo, balzato da 63,8 a 694 miliardi.

Le accuse lanciate ai dipendenti regionali per mascherare responsabilità della Giunta Crocetta?

È quanto sostiene un articolo molto inquietante pubblicato su linkSicilia.

LA GRANDE MISTIFICAZIONE: ROMA SCIPPA I SOLDI ALLA SICILIA. E I DUE GLI REGGONO IL GIOCO. LA FARSA DEI FONDI EUROPEI BLOCCATI DAL GOVERNO REGIONALE PER FAR RISPARMIARE A ROMA IL COFINANZIAMENTO. DANDO, OVVIAMENTE, LA ‘COLPA’ AI DIPENDENTI DELLA REGIONE.

Giunta vara ddl sull’efficienza dei dirigenti. Chi sbaglia perderà fino a 23 mila euro di bonus

Giusto!

Ma la politica fa sempre il suo dovere?

Da chi dipende il ritardo nel pagamento della prima semestralità del piano di lavoro?

Da chi dipende il ritardo nell’erogazione della mensa?

Da chi dipende il ritardo nella contrattualizzazione dei dirigenti?

Dove sono le direttive presidenziali per l’anno 2013?

Troppo spesso si getta la croce sul personale (comparto e dirigenza) mentre le colpe maggiori sono della politica.