Beni Culturali, la Sicilia sotto attacco da improvvisati demagoghi e da moderni inquisitori

Valle dei Templi 3214.jpgdi Michele D’Amico

Un recente studio dell’Istat, datato 19 dicembre 2016, riguardante i musei, le aree archeologiche e i monumenti in Italia, ha rilevato che il patrimonio culturale italiano vanta, tra gli altri, 4.976 musei e istituti similari, pubblici e privati, aperti al pubblico. Questi dati sono riferiti al 2015. Di questi, 4.158 sono musei, gallerie o collezioni; 282 sono aree e parchi archeologici; 536 sono monumenti e complessi monumentali. Le regioni con il maggior numero di istituti si trovano nell’Italia centro settentrionale e precisamente in Toscana, Emilia Romagna e Piemonte, mentre nel Mezzogiorno si concentra solo la metà delle aree archeologiche, una su tre si trova in Sicilia e Sardegna. I visitatori tendono a concentrarsi su un numero limitato di destinazioni. Tre sole regioni assorbono la maggioranza dei visitatori: Lazio, Toscana e Campania. Il settore museale italiano impiega complessivamente oltre 45 mila operatori tra dipendenti, collaboratori esterni e volontari. In media vi è un operatore ogni 2.400 visitatori. In Sicilia il patrimonio culturale censito vanta 255 tra palazzi monumentali, musei, gallerie, aree e parchi archeologici, pubblici e privati…continua a leggere

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

2 Risposte a “Beni Culturali, la Sicilia sotto attacco da improvvisati demagoghi e da moderni inquisitori”

  1. @Romeo
    All’Arena sono furbi. Loro non scoprono le carte e non ti dicono anticipatamente i servizi che hanno preparato o che citeranno il Museo Egizio. Alla fine ti trovi solo in balia del demagogo Giletti.

  2. Perché questi dati non sono stati citati durante la trasmissione di domenica scorsa dell’Arena di Giletti?

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