Blocco dei contratti. Per i pubblici dipendenti (dipendenti regionali compreso) la Grecia è dietro l’angolo

Siamo in Grecia senza manco accorgercene.

Abbiamo assistito a ciò che accadeva dall’altra parte dello Jonio in maniera distratta, quasi assente, consapevoli di aver in noi, nel nostro sistema, gli  anticorpi efficaci per evitare che tutto ciò che vedevamo in tv potesse accadere; ebbene, ci sbagliavamo di grosso: il crollo di quello che un tempo veniva chiamato “ceto medio”, alimentato da milioni di impiegati pubblici che riuscivano, pur con attenzione ad arrivare con dignità alla fine del mese, cambia il profilo e l’essenza stessa di questo Paese. Toglie dignità a chi, in nome dello Stato, ne esercita funzioni e ne regola l’attività.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “Blocco dei contratti. Per i pubblici dipendenti (dipendenti regionali compreso) la Grecia è dietro l’angolo”

  1. Non ci sono più soldi negli Enti pubblici per pagare la spesa corrente ossia gli stipendi dei dipendenti, e questo perchè il numero degli impiegati è cresciuto a dismisura a causa dei precari a qualsiasi titolo! Lo so che loro non hanno colpa e nemmeno io mi scaglio contro di loro, ma essendo un esercito, la regione sicilia ad esempio, non riesce più a fare fronte a queste spese micidiali per pagare gli stipendi! Il problema quindi si riperquote anche su quelli di ruolo che per fare mangiare tutti si vedono bloccare lo stipendio per decine di anni, rischiando la soglia della povertà! Pertanto la Regione sicilia deve dare un segnale forte a tutta questa popolazione di precari mettendoli, ad esempio, TUTTI A PART-TIME! In questo modo sono costretti a inventarsi un secondo lavoro (anche se qualcuno già lo fa). Gran parte dei laureati che lavora da precario alla Regione ha anche la partita IVA: ragazzi ma ci vogliamo prendere in giro? Lo stipendio per questi è un optional, allora perchè continuare a mantenere questa gente rischiando di danneggiare quelli che veramente ne hanno bisogno dello stipendio? Inoltre, se la regione ha veramente bisogno di personale, potrebbe benissimo attingere dal personale di ruolo presente nelle province regionali quindi sostituirli ai tanti precari! Ma lo vogliamo capire che le cose sono cambiate e non è più possibile entrare nella pubblica amministrazione avendo fatto il precario!

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